Bioenergetica significa “energia della vita”, definizione coniata dal medico e psicologo Alexander Lowen. La Bioenergetica nasce come psicoterapia ad indirizzo corporeo, prendendo in forte considerazione la persona nella sua interezza compreso appunto il corpo, la sua struttura, il suo linguaggio.
Da questo approccio si sviluppano e nascono “Le Classi di Bioenergetica”. Si tratta di un lavoro di gruppo, dove il termine “classi” si riferisce ad uno strumento di sperimentazione, attraverso il quale le persone si mettono in gioco, cambiano, crescono, imparano.
“Le Classi”, si compongono di un appuntamento solitamente fisso, una volta alla settimana, della durata di un’ora e trenta. Il conduttore, che partecipa insieme al gruppo, propone ai partecipanti diversi esercizi corporei, individuali, a coppie o in gruppo; stimoli, che possano permettere alle persone di portare l’attenzione al corpo, ascoltandolo, riconoscendo le proprie contratture. Il corpo è una memoria e i traumi della vita, così come le tensioni del quotidiano, si incarnano, diventando dei veri e propri blocchi cronici, che però è possibile lavorare e sciogliere.
Rappresentano un potente strumento, un viaggio libero, avvincente, anche divertente, per fare conoscenza di se stessi e degli altri, attraverso il corpo, le sue sensazioni e le emozioni che lo abitano.
Come indica la definizione stessa, si lavora molto sulla pratica della “scarica e carica” energetica, partendo dal presupposto che nessun corpo può ricaricarsi di energia se prima non lo si scarica e viceversa. L’obiettivo quindi è quello di un progressivo riequilibrio e bilanciamento. Al termine degli esercizi, infatti si conclude con una parte di rilassamento e ascolto, al fine di permettere al corpo l’integrazione del lavoro svolto.
E’ un modo rivoluzionario di approcciarsi a se stessi, che a differenza dello sport, che mira comunque ad un potenziamento muscolare e al raggiungimento di obiettivi di forza e resistenza, sposta l’attenzione al proprio corpo così come è, senza pretendere di modificarlo, accettandolo invece senza giudicarlo.
“Una delle caratteristiche della vitalità è il fatto di essere in contatto con le percezioni sensoriali. E’ completamente differente dal conoscere, che è un’attività più intellettuale che percettiva”. Alexander Lowen.
Filippo Porcari
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