Testimonianza sulla PrEP: Claudio

È da più di un anno che ho iniziato questo mio cammino di consapevolezza nel mondo della PrEP: è nato per caso, parlando con delle persone che già seguivano  il trattamento. Ho deciso di approfondire e ho scoperto che allo Spallanzani di Roma era già attivo questo servizio.

La cosa che più mi ha spinto ad intraprendere questo percorso è stata il senso di sicurezza che mi ha finalmente dato nell’affrontare il sesso occasionale. Al di là dell’uso del profilattico oppure no, tu sei consapevole del tuo stato di salute, grazie a tutti i controlli trimestrali per le infezioni sessualmente trasmissibili più diffuse e i vaccini (epatite A e B e HPV) ai quali vieni sottoposto.

Io non ho mai avuto problemi o effetti collaterali. La funzionalità renale è sempre la stessa, e continuerò così perché per me la PrEP è sinonimo di responsabilità e sicurezza.

Claudio


Perché testimoniare sulla PrEP?

Gli studi scientifici concordano sull’efficacia della PrEP come strumento di prevenzione contro HIV e IST. Nonostante questo, non riusciamo ancora a liberarci da alcuni obsoleti pregiudizi che si impongono nelle pratiche sessuali delle persone. 

Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.