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L’8 settembre 2020 pubblicavamo il primo post su Instagram e ci sembra giusto darci una pacca sulla spalla e festeggiare.

Il Ministero della Salute non ha mai fatto una campagna di comunicazione sulla PrEP e il nostro collettivo nasce proprio da questa mancanza.

E’ necessario che la PrEP sia conosciuta da tutte e tutti e che diventi uno strumento di prevenzione HIV al pari del preservativo.

Così due anni fa abbiamo deciso di creare contenuti su Instagram, di aggiornare regolarmente questo sito e di aggiungere una sezione testimonianze: le storie di chi la usa sono fondamentali per liberare la PrEP dall’alone di ignoranza e pregiudizi nel quale è stata relegata.

Non per ultimo, abbiamo dato vita anche a un gruppo telegram per adulti, grazie al quale siamo riusciti a raggiungere parecchie persone con comportamenti a rischio HIV.

Intorno alla PrEP non ci sono tanti preconcetti, ma tanta curiosità e noi siamo andati a riempiere questo vuoto informativo.

Abbiamo supportato tante persone a riflettere se la PrEP fosse lo strumento di prevenzione giusto per loro e come potervi accedere.

Abbiamo partecipato a tanti eventi, online e dal vivo, e collaborato con tante realtà, tra le quali

Il Post ha linkato il nostro sito in un articolo sulla prevenzione HIV e siti e riviste come Frisson e Valigia Blu ci ha intervistati.

Infine lo scorso giugno abbiamo presentato una ricerca su quante persone usano la PrEP in Italia.

Ma c’è ancora tanto da fare

L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa dove la PrEP non è rimborsata dal sistema sanitario, non in tutte le regioni è possibile avere una prescrizione e i servizi non sono sempre omogenei.

In questi 2 anni abbiamo trovato tante persone e tante associazioni alleate, ma anche tanto disinteresse.

Noi continuiamo col nostro lavoro di informazione, con la consapevolezza che la salute sessuale e l’autodeterminazione delle persone sono un diritto umano e lo Stato e la collettività le deve tutelare.