In Italia e in tanti altri paesi del mondo la PrEP, il farmaco e il protocollo sanitario che protegge dall’HIV, è prescritta da un infettivologo/a. Con la prescrizione si va in farmacia e la si compra al costo di 60 euro per 30 compresse (ma a breve sarà gratis!).
Ma la PrEP viene prescritta a tutte le persone?
Sì, non ci sono limiti. Perché chiunque ha diritto a proteggersi dall’HIV.
Esistono solo due motivi per il quali la PrEP non dovrebbe essere prescritta.
L’infettivologə non dovrebbe prescrivere la PrEP se chi la richiede è in una relazione monogama con una persona che vive con HIV in terapia
Grazie alla terapia farmacologica le persone con HIV non trasmettono il virus: che senso ha assumere la PrEP se si fa sesso con loro?
La terapia è uno strumento di prevenzione HIV al pari del preservativo e della PrEP. Ed è compito dell’infettivologo/a ricordarlo.
È invece opportuno prescrivere la PrEP se la persona è in una coppia non monogama e fa sesso anche con altri/altre, di cui non conosce lo stato sierologico (se vivono con HIV o meno).
Riportiamo il documento di consenso italiano a U=U
In caso di rapporto sessuale senza profilattico tra partner HIV-negativo e partner HIV-positivo in terapia antiretrovirale e con soppressione virologica stabile, è indicata la PrEP per il/la partner HIV-negativo/a (incluse le donne che vogliono concepire con metodo naturale)?
Non vi è indicazione alla PrEP per la persona HIV-negativa in caso di rapporti sessuali non protetti da profilattico con partner HIV-positivo/a in terapia antiretrovirale e con soppressione virologica stabile (Raccomandazione forte; Qualità dell’evidenza moderata).
Cogliamo l’occasione per ricordare che in Italia non è ancora stata fatta una campagna nazionale su U=U.
Il secondo e ultimo motivo per il quale l’infettivologə non dovrebbe prescrivere la PrEP è la tutela della salute dellə paziente
Sappiamo che gli effetti collaterali della PrEP sulla funzionalità renale sono rari e reversibili.
Il protocollo PrEP prevede esami specifici per i reni prima della prescrizione e ogni 3/6 mesi.
In questo modo l’infettivologo/a può tenere monitorata la situazione e interrompere la prescrizione se valuta che ci possano essere dei rischi per la salute della persona.
Dal 2019 in Italia solo lo 0,5% delle persone in PrEP ha dovuto interromperla per eventi avversi.
Possiamo tranquillamente dire che la PrEP è più che ampiamente tollerata da chi la usa.
Oltre a questi 2 motivi, non ne esistono altri per non prescrivere la PrEP
Alcunə infettivologə tendono a non prescrivere la PrEP a chi dichiara di usare sempre il preservativo.
Ma non è compito dell’infettivologə scegliere quali e quanti strumenti di prevenzione debba usare una persona.
Anche perché la persona potrebbe mentire.
O, per sentirsi più sicura, aver bisogno di un ulteriore protezione oltre il preservativo.
È molto semplice: la PrEP va prescritta a chiunque la richieda
Come dichiarato nelle linee guida OMS 2021 sulla prevenzione e trattamento HIV
Bisognerebbe dare la priorità alle persone che richiedono la PrEP: la richiesta stessa della PrEP potrebbe già indicare che esiste un rischio di contrarre l’HIV.
Il rapporto costo-efficacia non dovrebbe essere l’unica considerazione quando si implementano dei servizi PrEP, dal momento che rimanere HIV negativə e sentire di avere il controllo sul rischio HIV ha un valore intangibile per le persone e le comunità.