Riportiamo la storia di Lucia, nome di fantasia: una donna cis che ha deciso di usare la PrEP per proteggersi dall’HIV.
Prima della PrEP, mi capitava di fare sesso senza preservativo. Soprattutto da quando ero in menopausa, non avevo più la preoccupazione di rimanere incinta. Sapevo dell’esistenza dell’HIV, ma – sbagliandomi – la sottovalutavo e pensavo fossero a rischio solo i ragazzi gay o chi fa sesso con tanti sconosciuti.
Un giorno ricevo un messaggio di un mio ex partner: “Ho l’HIV. Ti consiglio di testarti”. Mi si gela il sangue: dove ci si testa? Non sapevo niente. Mi affido a Google e per fortuna trovo un centro nella mia città dove fare il test gratuito. Il risultato fu negativo, ma quello spavento mi ha aiutata a riflettere sulla mia sessualità e su cosa fare per proteggermi perché L’HIV non ha genere e chiunque può contrarla.
Ho valutato e provato il preservativo per vagine, ma non fa per me. Mi sono fatta tante domande, tra cui: Sarò sempre in grado di chiedere al mio partner di indossare il preservativo? Sono stata molto fortunata perché al centro mi hanno parlato della PrEP. All’inizio era molto dubbiosa: ha senso prendere un farmaco per proteggersi dall’HIV? Tra l’altro le donne cis e le persone con vulva devono assumerla per forza tutti i giorni perché sia efficace.
Dall’altro lato il ricordo di quel messaggio era ancora presente e avevo rinunciato del tutto al sesso per la paura. Così ho deciso di dare una possibilità alla PrEP.
E ho fatto un’ottima scelta. Da quando sono in PrEP non è aumentato il numero di volte che non uso il preservativo. È aumentata la qualità della mia vita sessuale. Con la PrEP so che qualsiasi cosa succeda, avrò sempre una protezione contro l’HIV. E controlli periodici per la principali infezioni sessualmente trasmissibili.
Mi sarebbe piaciuto usare il mio vero nome e mostrare il mio volto, ma ho molta paura dei giudizi delle persone.
Quando una donna decide in autonomia come gestire la sua sessualità, si punta sempre il dito contro di lei.
Non riusciamo ancora a liberarci dei pregiudizi verso la vita sessuale delle persone. Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di chi usa la PrEP: il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso. Se anche tu vuoi condividere la tua storia con la PrEP, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.
Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a.
Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: la trasparenza è importante per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale. Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.