Due studi confermano che gli effetti collaterali ai reni sono rari durante l’assunzione di PrEP, il farmaco che protegge da HIV quando si hanno rapporti a rischio.
Uno degli studi, condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), indica che le persone con meno di 30 anni in PrEP potrebbero aver bisogno di uno screening renale meno frequente.
Entrambi gli studi hanno esaminato in modo specifico la PrEP a base di tenofovir disoproxil fumarato (TDF) – la stessa prescritta in Italia, che influisce sulla funzione renale in un numero molto limitato di persone, specialmente in quelle con più di 50 anni e in quelle con valori renali già al di sotto della norma.
Nonostante il calo della funzionalità renale sia limitato e reversibile dopo l’interruzione della PrEP, la preoccupazione per questo calo può essere un ostacolo all’assunzione. Un’altra barriera è dover effettuare frequenti visite cliniche per monitorare la funzionalità renale; attualmente molte linee guida raccomandano di misurare la creatinina nel sangue ogni sei mesi.
Gli uomini gay e bisessuali possono utilizzare il dosaggio al bisogno invece di una pillola giornaliera. Richiede però una pianificazione in anticipo perché comporta l’assunzione di una dose doppia (due pillole) tra 2 e 24 ore prima del rapporto sessuale, una dose singola (una pillola) 24 ore dopo e un’altra dose singola 24 ore dopo.
Il dosaggio al bisogno non è raccomandato per le donne e le persone con la vagina: non ci sono dati sufficienti per dire se la PrEP al bisogno permette adeguati livelli di farmaco nei tessuti vaginali. per loro è consigliata l’assunzione giornaliera.
L’altro studio è di 56 Dean Street, una clinica londinese per la salute sessuale, che ha arruolato 13.980 persone per un un periodo di due anni.
Su 13980 persone in PrEP, solo l’1,6% di persone (220 persone) ha avuto problemi ai reni
I cali della funzionalità renale hanno richiesto un monitoraggio più frequente e, se persistevano, sono stati gestiti in due strade.
Circa la metà delle persone ha ridotto l’assunzione di proteine, anche attraverso cambiamenti nella dieta e l’interruzione degli integratori proteici (spesso usati dai bodybuilder).
Altre persone con cali più gravi della funzionalità renale sono stati passati da un dosaggio giornaliero di PrEP a un dosaggio al bisogno.
I ricercatori dell’OMS raccomandano di ridurre il monitoraggio frequente dei reni per le persone giovani: lo screening della creatinina può essere facoltativo per chi ha meno di 30 anni e non ha altre comorbilità. Per le persone di età superiore ai 30 anni o con comorbilità, l’OMS raccomanda lo screening una volta entro tre mesi dall’inizio della PrEP. Lo screening ogni sei-dodici mesi è raccomandato solo per le persone che hanno comorbilità e per le persone di età superiore ai 50 anni indipendentemente dalle comorbilità.
Entrambi gli studi hanno confermato che gli effetti collaterali della PrEP sui reni sono rari, non progrediscono e si risolvevano dopo l’interruzione della PrEP.
Inoltre, la seconda analisi ha mostrato che la stragrande maggioranza dei valori di funzionalità renale delle persone è tornata alla normalità senza dover interrompere la PrEP.