Con la primavera, si apre il cantiere del primo Checkpoint italiano. Il BLQ Checkpoint avrà sede in via San Carlo 42 a Bologna, in un’area su cui già insistono altre attività legate al mondo LGBT. A partire dai primi giorni di aprile, nel locale che il Comune di Bologna ha assegnato in convenzione a Plus onlus per l’apertura del Checkpoint ci sarà il cantiere per i lavori di ristrutturazioni diretti dagli architetti Andrea Adriatico e Nino Tammaro, i quali hanno prestato la loro attività professionale in segno di sostegno al progetto BLQ Checkpoint.
Il locale di via San Carlo, che sino ad alcuni anni fa ospitava un ristorante, dovrà subire una drastica trasformazione: secondo il progetto degli architetti Adriatico e Tammaro – di cui è possibile vedere un elaborato in testa a questa pagina – gli utenti del BLQ Checkpoint saranno accolti in un grande spazio in cui si articolano spazi di relax e luoghi di lavoro, oltre a una postazione internet e un piccolo spazio all’aperto nel cortile interno situato in fondo alla sala. Una porta sulla destra permette l’accesso ai due spazi in cui verranno effettuati i test HIV e il counselling sulla salute sessuale. Finiture e decorazioni saranno essenziali ma improntate a uno stile accogliente e positivo.
Per sostenere i lavori di ristrutturazione, totalmente a carico di Plus onlus, è stata lanciata una campagna di crowdfunding; in questo modo tutti i futuri potenziali utenti possono sentirsi parte del progetto BLQ Checkpoint donando un contributo per la sua realizzazione.