Gli stimolanti
mefedrone (Mef)
crystal meth (Tina, ice)
cocaina e crack (coca basata)
ma anche:
MDMA o MDPV, ecstasy, speed e altre
Tra gli stimolanti ci sono la cocaina, le amfetamine e i catinoni come il mefedrone o l’MDPV. Sono droghe che accelerano le funzioni del corpo, ti fanno sentire più sveglio e sicuro di te e aumentano il senso di empatia nei confronti delle altre persone – anche in chiave sessuale. Il down porta con sé depressione e ansia. Gli stimolanti possono provocare dipendenza molto rapidamente perché si cerca di assumerne di più per riprodurre l’effetto iniziale.
Mefedrone
Cos’è e come si prende. È una droga stimolante nella forma di una polverina bianca che si può sniffare, ingoiare, iniettare intramuscolo oppure in vena (slamming) o nel retto con una siringa senz’ago (booty bump).
Gli effetti. Per circa un’ora dopo aver assunto mefedrone ti puoi sentire particolarmente allerta, vicino a chi ti circonda, sicuro di te ed eccitato. L’iniezione via slamming porta a una botta più rapida e intensa. Per i rischi legati allo slamming, vedi più sotto.
Dosi. Con un grammo di mefedrone, si fanno circa dieci assunzioni: fai passare almeno due ore tra una assunzione e l’altra.
Dipendenza. Il meccanismo di dipendenza viene dal desiderio di assumerne sempre più spesso e di più per provare le stesse sensazioni. Per evitarlo, conviene rispettare scadenze e dosi: cerca di tenere nota delle quantità e della frequenza dell’assunzione. Se fai slamming, la dipendenza è più facile. Inoltre, il mefedrone può causare insonnia acuta e tachicardia per molte ore, quindi conviene pensare a quanto si vuol stare svegli, oltre a prepararsi al down.
Crystal meth
Cos’è e come si prende. È una polvere in cristalli che può essere inalata mediante una pipa di vetro, sniffata o iniettata per via intravenosa (slamming) o nel retto (booty bump).
Gli effetti. Il crystal meth ti dà la carica, ti fa sentire vigile e sicuro di te, impulsivo e molto eccitato, senza freni inibitori, a volte anche aggressivo. Il crystal aumenta anche la temperatura corporea, il battito cardiaco e la pressione sanguigna, con possibili rischi di infarto, ischemia, coma o morte – soprattutto se mischiato ad altri farmaci, compresi alcuni antidepressivi e antiretrovirali (in particolare, gli inibitori della proteasi). Sotto il suo effetto, puoi tirare avanti per giorni senza mangiare o dormire. Il down porta con sé un senso di esaurimento accompagnato ad aggressività ed episodi paranoici, in alcuni casi persino suicidi.
Dosi. La dose tipica è di 0,1 grammi (cioè con un grammo si possono fare dieci dosi). L’ideale sarebbe fare una, due assunzioni nel corso di una sessione. Comunque, è bene far passare almeno due ore tra le assunzioni.
Dipendenza. Il crystal meth dà dipendenza molto in fretta in quanto sono necessarie sempre più dosi per riprodurre l’effetto iniziale. Questo tipo di dipendenza è devastante e in casi estremi provoca la perdita di relazioni, rapporti lavorativi, conti in banca. L’iniezione intravenosa (slamming) facilita il rischio di diventare dipendenti e accelera anche l’eventualità di problemi di salute quali ascessi, vene collassate, avvelenamento ematico e infezioni cardiache. Smettere col crystal può essere molto difficile e gli effetti della droga sulla psiche possono durare anche dopo aver smesso di assumerla.
Se sei con qualcuno che ha preso crystal e sta dando segno di squilibrio, paura o paranoia, ricordati sempre che in questi casi tutto quel che si prova sembra vero e può condurre a comportamenti aggressivi, in quanto la persona si sente in grave pericolo. Evita confronti diretti e parlagli con calma, senza contatto fisico, evitando di litigare o contraddirlo e ripetendo che non è in pericolo. Se la situazione degenera, conviene chiamare un’ambulanza.
Cocaina o crack (coca basata o basa)
Cos’è e come si prende. Nell’ambito del chemsex, più che la “classica” cocaina che viene generalmente pippata, cioè inalata dal naso usando una cannuccia, si usa la “basa”. Si tratta di cocaina che viene fumata dopo averla preparata “cuocendola” con bicarbonato o ammoniaca. Per fumarla si usa tipicamente una bottiglia di plastica in cui è stata infilata una cannuccia per aspirare e che in cima ha un piccolo braciere di carta stagnola bucherellata con della cenere su cui si appoggiano i cristalli di basa. Alcuni chiamano “basa” quella preparata con il bicarbonato, “crack” quella preparata con l’ammoniaca. Per il “freebase”, poi, cioè il crack purificato dal taglio, occorre un passaggio in etere etilico.
Gli effetti. La coca è uno stimolante, spesso rende euforici, rende più facili i contatti con gli altri e ti può dare l’impressione di una certa onnipotenza. L’effetto però dipende molto dalla situazione in cui ti trovi.
Dosi. La dose media da pippare va dai 50 ai 100 mg (cioè tra 0,05 e 0,1 grammi), anche se è difficile sapere quanto sia concentrata la coca che si sta consumando e quanto invece sia “tagliata” con altre sostanze se non si fa una analisi. L’effetto dura fino a un paio d’ore.
Se invece viene fumata, sono consumati da 50 a 350 mg, e l’effetto è molto più breve ma più intenso: si sente per alcuni minuti (da 2 a 5) una euforia molto forte, però il fatto che duri così poco porta facilmente a voler tornare a fumare spesso. Così, è facile sviluppare subito dipendenza.
Dipendenza. Oltre al rischio di dipendenza, bisogna fare attenzione alla pressione arteriosa: se ce l’hai alta, la coca può essere pericolosa (rischio infarto!) soprattutto se assumi anche altre sostanze. Durante la salita (quando comincia a fare effetto) è possibile sentirsi angosciati. In questo caso non bisogna opporre resistenze, passerà presto. Gli effetti non desiderati sono ovviamente più comuni se consumi abitualmente: sbalzi di umore, non riuscire a dormire, scatti di ira anche violenti, paranoie… E poi se ti fai spesso è facile assuefarsi: tendi a consumarne di più – fino a 10 volte di più – per cercare di provare gli stessi effetti della prima volta. E così basta un attimo per cadere nella dipendenza.
Nel sesso, chi si fa di coca o basa si sente stimolato ma in realtà spesso ha difficoltà di erezione; attenzione però a prendere in contemporanea qualcosa per fartelo venire duro, assunti insieme alla basa quei farmaci possono creare problemi cardiaci. Venire – cioè raggiungere l’orgasmo – è particolarmente difficile, visto che la coca riduce la sensibilità.
Poi c’è la discesa, cioè quando si smette di assumere: il ritorno alla realtà è difficile perché si perde la carica e la stima di sé. La tentazione di affrontare tutto questo tornando a farsi è alta e serve forza per non assecondarla.
Lo slamming (iniezione in vena)
Assumere le droghe per via iniettiva – intramuscolo o intravenosa – accelera la comparsa degli effetti, soprattutto se l’iniezione viene praticata nella vena. Per iniettarsi le droghe, bisogna scioglierle in soluzione fisiologica. Per evitare contaminazioni, è importante che ciascuno utilizzi la propria siringa e il proprio recipiente in cui sciogliere la sostanza e da cui riempire la siringa. Usare un ago già usato da altri per iniettarsi una droga aumenta sensibilmente il rischio di trasmissione dell’Hiv e delle epatiti.
Come fare slamming:
- Non fare mai slamming da solo. Lavati accuratamente le mani. Assicurati di avere tutto ciò che ti serve. Usa sempre la tua siringa sterile e la tua boccetta sterile per preparare la sostanza.
- Sciogli la sostanza in acqua sterile in una boccetta sterile, se possibile.
Passa la soluzione nella siringa usando un filtro, senza ago.
- Tieni la siringa verso l’alto e dalle dei colpetti finché le bolle d’aria salgono verso la cima della siringa. Premi lo stantuffo finché non appare una goccia in cima all’ago. Non toccare l’ago con niente per evitare di contaminarlo. Rimetti il cappuccio sulla siringa e mettila da parte.
- Evita di fare l’iniezione vicino alla testa o al collo; il rischio di overdose aumenta se inietti vicino al cervello o al cuore. Evita polsi e mani: nervi, vene e arterie sono vicinissimi in queste zone e il rischio di rotture dei vasi sanguigni è maggiore. Evita la zona sotto la vita: è più facile provocare coaguli o trombi, e mai iniezioni vicino ai genitali! Non fare l’iniezione in una zona infiammata, dolente, gonfia o lesa, aumenteresti solo il rischio di infezioni. Non fare due iniezioni consecutive nello stesso punto, lascia alla vena il tempo di ripararsi.
- Scalda il punto prima dell’iniezione, anche dando dei colpetti. Pulisci il punto dell’iniezione passandoci sopra un tampone imbevuto di disinfettante e non toccare la pelle dopo averla disinfettata.
- Metti un laccio emostatico intorno al braccio per rendere evidente la vena (lo puoi comprare in farmacia o usare un elastico o un cordino). Se hai difficoltà, allenta il laccio e prova dopo qualche minuto.
- Inietta nella direzione del flusso sanguigno verso il cuore, con l’ago a circa 45°, con il buco dell’ago verso l’alto. Non iniettare troppo a fondo, meno di un centimetro, perché le arterie stanno più in profondità. Aspira un poco di sangue per accertarti di essere nella vena. Se non tiri sangue, metti via la siringa e ricomincia con una nuova.
- Quando l’ago è nella vena, allenta il laccio per evitare di danneggiare la vena. Non fare slam con il laccio stretto.
- Inietta lentamente nella vena. Estrai l’ago dolcemente.
- Fai pressione e tieni premuto sul punto dell’iniezione per almeno un minuto. Non piegare il gomito per fermare il sanguinamento.
- Butta la siringa in un contenitore apposito.