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In data 14 settembre 2022 nelle rivendicazioni della Strada dei diritti per le prossime elezioni non è inserita la PrEP rimborsata dal sistema sanitario nazionale.

Prevenzione e sessualità consapevole – Misure a sostegno della piena applicazione della legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza in tutto il territorio nazionale. – Riprendere il percorso di superamento della legge 135/90 sugli interventi per l’HIV/AIDS in Italia, a partire dalla proposta di legge bipartisan già approvata dalla Commissioni Affari Sociali della Camera dei Deputati, per aggiornarne il punto di vista scientifico, sociale e di politiche sanitarie. – Potenziamento delle strutture sanitarie pubbliche e delle campagne istituzionali di sensibilizzazione sul tema della contraccezione e della prevenzione. – Potenziamento della rete di Check Point per le IST (Infezioni Sessualmente Trasmesse) e dei programmi di prevenzione community based attraverso un piano di sostegno alle realtà di volontariato e del terzo settore.

Non era presente neppure nella tabella che confronta i programmi dei partiti politici (ma al momento in cui scriviamo sul sito c’è scritto che la tabella è in aggiornamento

Nonostante Unione popolare ne parli chiaramente nel suo programma

Abbiamo inviato una mail per chiarimenti.

Ciao! Siamo PrEP in Italia e ci occupiamo di sensibilizzare sulla profilassi prep esposizione che protegge dall'HIV.  Insieme ai Conigli Bianchi ci siamo accortə che nelle vostre rivendicazioni non è presente la rimborsabilità della PrEP.  Non c'è neppure nella vostra tabella che confronta i vari programmi politici, nonostante Unione Popolare la citi esplicitamente: assicurare la profilassi per esposizione da HIV coperta dal Servizio Sanitario Nazionale.  Come collettivo facciamo autocritica: dobbiamo fare di più affinché la PrEP diventi, come già nel resto dell'Europa, uno strumento fondamentale di prevenzione e autodeterminazione sessuale.  Dall'altro lato speriamo che questa assenza una svista: è ora che il movimento LGBT+ italiano rivendichi la rimborsabilità della PrEP come diritto alla salute individuale e collettiva.   Aspettiamo un confronto  Intanto buon lavoro

Questa la loro risposta

Ciao! rispondo solo ora perché siamo letteralmente sommersi da email. Come avrete immaginato. La strada dei diritti è un progetto comune tra le associazioni nato da poco nel mese di agosto, con lo scopo di far parlare dei nostri temi nel dibattito politico. L'argomento da voi evidenziato non è emerso durante il confronto, probabilmente per via dei tempi molto ristretti, del periodo, e della complessità dell'operazione. Sarebbe utile riaprire il discorso all'indomani delle elezioni, con l'idea di riflettere sulle rivendicazioni comuni del movimento.

Alla quale noi abbiamo replicato così:

Riflettere su cosa?  La PrEP esiste dal 2012 ed è autorizzata in Italia da 5 anni.  Su cosa dobbiamo ancora riflettere?   Le rivendicazioni della Strada dei diritti puntano giustamente molto in alto,  ma sono tutte operazioni complesse.  Se non avete inserito la rimborsabilità della PrEP, è perché non vi interessa.  In questi anni una parte del movimento LGBT+ italiano l'ha sempre ostacolata.  Ditelo chiaramente che non vi interessa la PrEP rimborsabile. Ditelo chiaramente per voi la salute sessuale è un diritto solo se si fa sesso come dite voi.

L’8 settembre 2020 pubblicavamo il primo post su Instagram e ci sembra giusto darci una pacca sulla spalla e festeggiare.

Il Ministero della Salute non ha mai fatto una campagna di comunicazione sulla PrEP e il nostro collettivo nasce proprio da questa mancanza.

E’ necessario che la PrEP sia conosciuta da tutte e tutti e che diventi uno strumento di prevenzione HIV al pari del preservativo.

Così due anni fa abbiamo deciso di creare contenuti su Instagram, di aggiornare regolarmente questo sito e di aggiungere una sezione testimonianze: le storie di chi la usa sono fondamentali per liberare la PrEP dall’alone di ignoranza e pregiudizi nel quale è stata relegata.

Non per ultimo, abbiamo dato vita anche a un gruppo telegram per adulti, grazie al quale siamo riusciti a raggiungere parecchie persone con comportamenti a rischio HIV.

Intorno alla PrEP non ci sono tanti preconcetti, ma tanta curiosità e noi siamo andati a riempiere questo vuoto informativo.

Abbiamo supportato tante persone a riflettere se la PrEP fosse lo strumento di prevenzione giusto per loro e come potervi accedere.

Abbiamo partecipato a tanti eventi, online e dal vivo, e collaborato con tante realtà, tra le quali

Il Post ha linkato il nostro sito in un articolo sulla prevenzione HIV e siti e riviste come Frisson e Valigia Blu ci ha intervistati.

Infine lo scorso giugno abbiamo presentato una ricerca su quante persone usano la PrEP in Italia.

Ma c’è ancora tanto da fare

L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa dove la PrEP non è rimborsata dal sistema sanitario, non in tutte le regioni è possibile avere una prescrizione e i servizi non sono sempre omogenei.

In questi 2 anni abbiamo trovato tante persone e tante associazioni alleate, ma anche tanto disinteresse.

Noi continuiamo col nostro lavoro di informazione, con la consapevolezza che la salute sessuale e l’autodeterminazione delle persone sono un diritto umano e lo Stato e la collettività le deve tutelare.

I dati 2022 li trovi in questa pagina:

Il 15 giugno 2022 abbiamo presentato a ICAR2022, la conferenza italiana AIDS e ricerca antivirale, una ricerca su quante persone usano la PrEP in Italia per proteggersi dall’HIV e sui centri che la prescrivono. Di seguito un riassunto della ricerca coi dati più significativi.

In Italia non sono disponibili statistiche ufficiali su chi utilizza la PrEP. Nel 2019 PLUS ha dunque inviato un questionario ai centri che la prescrivono.

Il questionario 2022 è stato inviato a 56 centri su 70 tra quelli elencati su Chi ti segue (di 14 non era diponibile la mail o erano stati aperti di recente).

Il questionario è stato compilato da 28 centri: 13 al Nord, 11 al Centro, 4 al Sud.

A dicembre 2021 risultano 3641 persone che usano la PrEP per proteggersi dall’HIV. Nel 2019 erano 531.

Il 94.6% di chi usa la PrEP è un maschio che fa sesso con maschi. Nel 2019 era il 98%.

Ma la PrEP è per tutte le persone e c’è stato un aumento anche di altri gruppi demografici che la utilizzano:

Gruppo demografico20192021
Maschi etero cis780
donne trans*446
Donne cisgender422
Persone che usano sostanze iniettabili035

Oltre al costo del farmaco, chi usa la PrEP può spendere fino a

– 36€ per la prima visita infettivologica;
– 20€ per le visite successive;
– 80€ per i test IST;
– 15€ test biochimico per le funzionalità renali

Nel 90% dei centri vengono usano esenzioni specifiche per offrire visite gratuite. Per i test IST, la proporzione di centri che usano esenzioni è inferiore (65,5%).

PrEP per tutt*

Per avere un impatto nella riduzione delle diagnosi da HIV, c’è bisogno di servizi uniformi su tutto il territorio italiano e che la PrEP sia accessibile a tutte le persone che desiderano utilizzarla per proteggersi dall’HIV!

Proteggersi dall’HIV con la PrEP possono farlo anche le donne!
Insieme a Jennifer Guerra ne parlano l’infettivologa Silvia Nozza e Michela Chimenti, autrice di Stigma invisibile, la prima docu-serie italiana sull’HIV.

 
 
 
 
 
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È necessario e urgente approvare la rimborsabilità della PrEP come strumento di prevenzione dell’HIV per renderla accessibile subito; solo così sarà possibile fermare in Italia il diffondersi dell’infezione.

Lo chiediamo in quanto persone coinvolte per l’accesso alla profilassi pre-esposizione, riunite per la prima volta in una manifestazione nazionale davanti alla sede del Ministero della Salute, il 1° dicembre 2021, Giornata Mondiale per la Lotta all’Aids, alle ore 11 in via Ribotta 5, Roma Eur.

Nel 2020 le nuove infezioni da HIV sono state più di 1000. Un dato probabilmente falsato al ribasso dall’impatto della pandemia Covid 19 sui servizi di test rispetto a quello del 2019, in cui le nuove infezioni sono state più di 2500. È evidente che non tutte le persone usano il preservativo e questo da solo non sta bastando a sconfiggere l’HIV.

In aiuto è però arrivata la scienza: oltre alla terapia come prevenzione (le persone con HIV in terapia efficace infatti non trasmettono il virus), dal 2018 in Italia è autorizzata la PrEP o profilassi pre-esposizione, una combinazione di 2 farmaci in un’unica compressa tenofovir DF ed emtricitabina – che protegge dall’HIV quando si ha un rapporto a rischio.

La PrEP funziona: nel Regno Unito ha ridotto del 71% i casi di HIV nella popolazione MSM (maschi che fanno sesso con maschi) e in Australia in tre anni di PrEP ci sono stati 1,61 casi di infezione per mille persone all’anno, 10 volte meno di quanto sarebbe accaduto senza PrEP.

Nonostante sia autorizzata dall’AIFA, la PrEP ad oggi in Italia non è ancora prescritta in tutti i reparti di malattie infettive e, a differenza di tanti altri stati europei, non è rimborsata dal sistema sanitario nazionale e spesso anche i test per le infezioni sessualmente trasmesse (IST) previsti dal protocollo sono a pagamento.

Ciò fa sì che la PrEP sia ancora un privilegio a cui accedono poche persone, poiché non tutte possono permettersela o devono spostarsi in altra regione per avere una prescrizione.

Il primo dicembre abbiamo dunque deciso di fare un sit-in davanti al Ministero della Salute per rivendicare l’accesso alla PrEP e chiedere che l’Italia si allinei con le politiche sanitarie degli altri paesi europei.

Se vogliamo raggiungere l’obiettivo UNAIDS di sconfiggere l’HIV entro il 2030, è indispensabile che i mezzi di prevenzione siano facilmente accessibili: in particolare, la PrEP è uno strumento che si è dimostrato cruciale per arginare la diffusione del virus laddove – come accade ovunque nel mondo – l’uso corretto del preservativo non riesca a coprire il 100% degli eventi a rischio di trasmissione.

Chiediamo ad AIFA di rendere rimborsabile la PrEP e al Ministero della Salute di assumersi la responsabilità rispetto alle migliaia di nuove infezioni che si potevano evitare, di impegnarsi affinché in ogni provincia ci sia uno sportello PrEP e di fare campagne di promozione per la PrEP.

Vogliamo che tutte le persone abbiano la possibilità di proteggersi come preferiscono.

Prenderci cura della nostra salute sessuale non deve essere più una questione di soldi!

Firmato da:

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