Riportiamo la traduzione del post Instagram della medica californiana Asia Sullivan per capire meglio come funziona questa nuova modalità di PrEP.
Una modalità che rivoluziona la profilassi pre esposizione da HIV: dalla compressa assunta tutti i giorni o al bisogno a un’iniezione ogni due mesi, definita appunto a lunga durata.
Al momento la PrEP iniettabile a lunga durata non è autorizzata in Europa.
Siamo felici di annunciare che abbiamo somministrato la prima dose di PrEP iniettabile a lunga durata. Il nome commerciale di questo farmaco è Apretude. Il principio attivo è il Cabotegravir ed è un inibitore dell’integrasi.
Se somministrato da solo, è indicato per la prevenzione dell’HIV.
Quando somministrato con Rilpivirina (in un prodotto combinato chiamato Cabenuva) è indicato come terapia per l’HIV.
La PrEP iniettabile a lunga durata è un’iniezione da 3 ml somministrata per via ventroglutea (su un gluteo) ogni 2 mesi, eccetto le prime due dose che distano un mese l’una dall’altra.
Gli effetti collaterali più comuni sono dolore e gonfiore nella zona dell’iniezione. Meno comuni febbre, eruzione cutanea, mialgia e mal di testa. Prima di iniziare con le iniezioni a lunga durata, c’è la possibilità di assumere una compressa di Cabotegravir per valutarne la tollerabilità. Grazie alla nuova legislazione USA volta ad aumentare l’accesso alla PrEP, le compagnie assicurative dovrebbero garantire una buona copertura per Apretude.
Il nostro primo paziente l’ha ricevuto per zero dollari con la sua assicurazione. Il prezzo in contanti è di circa 3.700 dollari per una fiala.
La PrEP iniettabile negli USA è approvata per persone cisgender e transgender/non binarie ed è efficace sia per il sesso anale che per il sesso vaginale.
1. La PrEP è inutile: esiste già il preservativo che protegge da HIV
FALSO! Se bastasse solo il preservativo, ogni anno non avremmo nuove diagnosi di HIV. Nel 2020 sono state segnalate 1000 nuove diagnosi, un dato probabilmente al ribasso a causa della chiusura di molti centri IST per il Covid.
La PrEP è dunque uno strumento fondamentale per chi non sempre usa il preservativo, nel caso il preservativo si rompa e per tutte quelle persone che non possono negoziarne l’uso, come ad esempio chi è in una relazione violenta.
2. La PrEP è solo per maschi gay
FALSO! All’estero la PrEP sta diventando sempre di più uno strumento di prevenzione che si rivolge anche a donne cisgender, persone trans e non binarie.
In Italia la PrEP è utilizzata soprattutto da maschi gay/bisex, ma non è vero che i centri PrEP la prescrivono solo a loro.
3. La PrEP è solo per chi ha una sessualità promiscua
FALSO! Per prendere l’HIV basta un singolo rapporto a rischio, non mille.
La PrEP è sì utilizzata da chi fa sex work e da chi ha molte/molti partner, ma può essere utile anche a chi ha pochissimi rapporti e li vuole vivere con più tranquillità.
4. La PrEP è pericolosa
FALSO! Come tutti i farmaci, anche la PrEP può avere degli effetti collaterali: durante le prime settimane di assunzione può capitare di avere nausea e diarrea, ma è scorretto dire che è pericolosa.
La PrEP potrebbe anche affaticare i reni. In uno studio del 2021 solo lo 0,58% aveva problemi ai reni dopo un anno di assunzione di PrEP. Problemi che tornano alla normalità dopo aver interrotto l’assunzione della PrEP.
Ecco perché viene prescritta solo da un infettivologo/a: così da tenere monitorata la situazione e interromperla se necessario.
La PrEP protegge dall’HIV anche le persone trans e non binarie.
Ma cos’è la PrEP?
È un farmaco che impedisce ad HIV di replicarsi nel corpo ed evita così di contrarre l’infezione. È prescritta solo da unə infettivologə e una confezione da 30 compresse costa 60 euro (ma a breve sarà gratis!).
La PrEP non è solo un farmaco: è prendersi cura della propria salute
La PrEP protegge solo da HIV, ma il protocollo prevede test periodici per infezioni sessualmente trasmissibili come clamidia, gonorrea e sifilide. Queste infezioni si trasmettono anche col sesso orale senza preservativo e spesso sono asintomatiche. Fare test periodici significa trattarle rapidamente e non trasmetterle ad altre persone.
La PREP non interferisce con il trattamento ormonale di affermazione di genere.
Al momento infatti non ci sono evidenze di potenziali interazioni.
Perché la PrEP è importante
Perché protegge dall’HIV e permette così di fare sesso con più serenità;
Perché si tengono monitorare le altre infezioni: in PrEP hai sotto controllo la tua salute sessuale. Se prendi un’infezione, questa viene scoperta e trattata in modo tale da non passarla alle altre persone con le quali fai sesso;
Perché è una soluzione che protegge le persone che hanno comportamenti ad alto rischio di infezione da HIV
Una nuova pillola digitale composta da Emtricitabina/Tenofovir (i farmaci utilizzati anche in Italia come PrEP) è stata testata per valutare se una registrazione digitale dell’assunzione della PrEP aumenta l’aderenza.
Lo studio, sponsorizzato da Gilead Sciences, ha arruolato 15 uomini HIV-negativi che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) e una storia di abuso di sostanze.
Le dosi di PrEP erano racchiuse in una capsula di gelatina che, una volta sciolta dall’acido dello stomaco, attivava un trasmettitore a radiofrequenza. Il trasmettitore segnalava a un dispositivo di localizzazione, indossato sul corpo, che la PrEP era stata presa. Ciò ha creato una registrazione digitale dell’aderenza alla pillola che i partecipanti allo studio hanno potuto condividere con i ricercatori tramite un’app per smartphone.
I partecipanti allo studio hanno riferito di aver apprezzato la pillola digitale, poiché dava loro la tranquillità di avere una registrazione di quando avevano preso la PrEP.
Gli autori dello studio hanno riconosciuto che le pillole digitali sono troppo costose per essere ampiamente diffuse, ma la produzione di massa ridurrebbe drasticamente il costo.
Se ti stai chiedendo quale farmaco potrebbe essere giusto per te, dai un’occhiata alle somiglianze e alle differenze tra i due farmaci riportate di seguito.
È importante notare che sebbene Descovy sia un farmaco più recente, non è necessariamente “migliore” o “più sicuro” di Truvada.
Truvada è disponibile da molti più anni rispetto a Descovy e perciò ci sono più dati a supporto del suo utilizzo rispetto a Descovy.
TRUVADA
DESCOVY
Composizione
Composizione
200 mg di emtricitabina e 300 mg di tenofovir disoproxil
200 mg di emtricitabina e 10 mg di tenofovir alafenamide
Metabolismo
Metabolismo
Una parte consistente di tenofovir disoproxil si disperde nel sangue durante il metabolismo del farmaco, prima di arrivare dove deve “lavorare” cioè nelle cellule di vari tessuti
Il tenofovir alafenamide riesce a penetrare all’interno delle cellule senza praticamente disperdersi
Efficacia
Efficacia
>99% efficace
>99% efficace
Regime
Regime
Uso quotidiano e PrEP 2-1-1
Uso quotidiano (sebbene Descovy per PrEP 2-1-1 sia in fase di studio, non ci sono dati clinici inadeguati per supportare questo regime ora)
Dimostrato di essere efficace per
Dimostrato di essere efficace per
Tutti, tra cui: Uomini gay e bisessuali cis Donne trans Uomini trans Eterosessuali Donne cis Persone che si iniettano droghe
Soltanto: Uomini gay e bisessuali cis Donne trans (Nessun dato clinico per supportare l’uso in persone che potrebbero essere esposte all’HIV attraverso l’uso di droghe per iniezione o il sesso vaginale)
Sicurezza: generale
Sicurezza: generale
Entrambi i farmaci hanno complessivamente tassi molto bassi di effetti collaterali. Alcune persone avvertono sintomi di “avvio” tra cui diarrea, nausea e vomito, che di solito si risolvono nei primi tre mesi di utilizzo della PrEP.
Entrambi i farmaci hanno complessivamente tassi molto bassi di effetti collaterali. Alcune persone avvertono sintomi di “avvio” tra cui diarrea, nausea e vomito, che di solito si risolvono nei primi tre mesi di utilizzo della PrEP.
Salute delle ossa
Salute delle ossa
Le persone con osteoporosi dovrebbero evitare
Più sicuro da prendere per le persone con osteoporosi
Salute dei reni
Salute dei reni
Le persone con problemi ai reni o una forte storia familiare di malattie renali dovrebbero evitare
Più sicuro da assumere per le persone con problemi ai reni o una forte storia familiare di malattie renali, anche se il monitoraggio è ancora raccomandato
Perdita/aumento di peso
Perdita/aumento di peso
Può causare un piccolo grado di perdita di peso 1
Può causare un leggero aumento di peso 2
Colesterolo
Colesterolo
Può causare piccole diminuzioni di HDL, LDL e colesterolo totale 1
Può causare piccoli aumenti del colesterolo LDL e dei trigliceridi 2,3
È attualmente in fase di sviluppo per l’uso quotidiano la pillola per la doppia prevenzione (Dual Prevention Pill – DPP) per prevenire sia l’HIV che le gravidanze indesiderate. La DPP fa parte delle numerose tecnologie di prevenzione multi uso ad oggi in fase ancora sperimentale: si tratta di singoli farmaci per prevenire più infezioni in un unico prodotto (multipurpose prevention technologies (MPTs).
La pillola con la doppia prevenzione comprende la PrEP (la profilassi orale pre-esposizione per l’HIV) e un contraccettivo orale combinato (COC).
L’introduzione della DPP è inizialmente prevista in Africa orientale e meridionale perché
Il 65% delle nuove infezioni da HIV negli adulti riguarda le donne cisgender e le persone con la vagina dai 15 anni in su
Il 16% delle donne cis e delle persone con la vagina in età riproduttiva ha un bisogno insoddisfatto di contraccezione
Il boom demografico dell’Africa fa si che milioni di persone giovani stiano entrando nei loro anni fertili e i potenziali benefici della DPP sono fondamentali.
La PrEP orale e i contraccettivi orali si sono dimostrati sicuri ed efficaci da soli e saranno ulteriormente testati per determinare se sono altrettanto sicuri ed efficaci insieme. Se la DPP si dimostrerà efficace, sarà sottoposta all’approvocazione delle autorità competenti. Si stima che la richiesta di approvazione sarà fatta per il 2024.
Ti sarà già capitato di leggere negativo in PrEP. Vediamo insieme cosa significa e perché riguarda la protezione contro l’HIV grazie a un farmaco.
Negativo si riferisce allo stato sierologico. Ovvero se la persona è positiva al virus HIV o meno. Negativo significa che la persona è negativa all’HIV.
In PrEP vuol dire che sta assumendo la Profilassi Pre Esposizione, il farmaco che protegge dall’HIV.
Cos’è la PrEP?
La PrEP è un farmaco che si assume prima e dopo un rapporto sessuale per proteggersi dall’HIV. Se ti capita di fare sesso senza preservativo e sei in PrEP, non prendi l’HIV.
La PrEP viene prescritta solo a persone sieronegative. Ecco perché scrivono negativo in PrEP.
Le persone con HIV assumono invece una terapiache abbassa la carica virale al punto da renderla non rilevabile e fa sì che non trasmettano l’HIV.
Da maggio 2023 la PrEP è gratuita e prescritta da un infettivologə.
È rischioso fare sesso con un negativo in PrEP?
Se fai sesso senza preservativo con una persona negativa in PrEP non rischi di prendere l’HIV perché, come abbiamo visto, la PrEP viene prescritta solo a persone sieronegative.
Se anche una persona in PrEP fosse venuta a contatto col virus dell’HIV, non l’avrebbe preso perché, appunto, la PrEP l’ha protetta dall’HIV.
Per quanto riguarda le altre Infezioni Sessualmente trasmissibili (IST), il rischio esiste solo se fai sesso senza preservativo.
Ma esiste tutte le volte che si fa sesso senza preservativo, a prescindere che l’altra persona sia in PrEP o meno.
Con la differenza che una persona in PrEP deve seguire un rigido protocollo sanitario che prevede test periodici per le IST, così da tenerle sempre monitorate, e vaccini. Se si trova un infezione, l’infettivologə prescriva il trattamento, la si cura e non la si trasmette ad altre persone.
Ricorda: le IST si trasmettono anche col sesso orale senza preservativo.
E se sta mentendo? E se non è vero che è negativo in PrEP?
Non potrai mai avere la certezza che quello che scrivono è vero o falso.
La responsabilità di proteggersi dalle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) è individuale.
Se ti capita di fare sesso con persone delle quali non conosci lo stato sierologico, valuta di usare il preservativo così da proteggerti da HIV e dalle IST. Oppure valuta di prenotare una visita con un infettivologo per la PrEP che, come abbiamo visto, protegge dall’HIV e prevede controlli periodici per le altre IST.
Usare il preservativo e/o la PrEP ti permette di proteggerti senza doverti preoccupare dello stato sierologico dell’altra persona perché ti stai già prendendo cura della tua salute sessuale senza dover chiedere niente a nessunə.
La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha concesso la priorità per l’approvazione del farmaco cabotegravir, la terapia iniettabile e a lunga durata usata come PrEP per protezione da HIV.
Se approvato, cabotegravir sarà la prima terapia ad azione prolungata (un’iniezione ogni 2 mesi) per proteggersi dall’HIV.
La FDA ha fissato la risposta per il 24 gennaio 2022.
Gli studi HPTN 083 e HPTN 084 hanno valutato la sicurezza e l’efficacia di cabotegravir a lunga durata d’azione per la PrEP negli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, donne transgender e donne cisgender.
In questi studi cabotegravir ha dimostrato più efficace dell compresse orali giornaliere di emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato (FTC/TDF) nel proteggere da HIV.
Lo sai che oltre al preservativo c’è anche la PrEP? È un farmaco che una persona sieronegativa (che non ha HIV) assume prima di fare sesso e protegge dall’HIV.
In questo post ti proponiamo 4 domande, ovviamente non esuastive, che possono essere un primo passo per aiutarti a valutare se la PrEP fa per te.
1. Gli strumenti che usi per proteggerti quando fai sesso ti soddisfano?
Se hai risposto di sì, va bene così. La PrEP non è obbligatoria. Se hai risposto di no, potresti iniziare a approfondire questo strumento di prevenzione per l’HIV.
2. Negli ultimi 6 mesi hai fatto sesso penetrativo (anale e/o vaginale) senza preservativo?
Magari hai paura che possa risuccedere. La PrEP ti aiuterebbe a fare sesso in sicurezza e con serenità. Lo sai che puoi anche prenderla al bisogno?
3. Negli ultimi 6 mesi ti è stata diagnostica un’infezione sessualmente trasmissibile (IST)?
La PrEP non è solo un farmaco, ma un protocollo sanitario che prevede test periodici per le IST. Così avresti costantemente monitorata la sua salute sessuale.
4. Ti capita di fare sesso sotto l’effetto di sostanze (chemsex)?
Se fai uso di sostanze, potrebbe capitarti di essere meno vigile e non proteggerti. La PrEP ti permetterebbe di avere già una protezione contro l’HIV quando non sei nelle condizioni di valutare il rischio.
In Italia l’unico farmaco approvato per prevenire l’HIV è il generico del Truvada che si compra in farmacia e che puoi assumere tutti i giorni o al bisogno. Sono allo studio, però, 4 farmaci da usare come PrEP a lunga durata, presentati al CROI 2021. Ricordiamo che, appunto, sono studi: al momento nessuno di questi farmaci è autorizzato.
Pillola mensile e impianto sottocutaneo annuale
Islatravir è capostipite di una nuova classe di antiretrovirali (NRTTI inibitori nucleosidici della traslocazione della trascrittasi inversa): è una molecola molto potente, con un’emivita molto lunga e dunque si presta ad essere utilizzato come farmaco a lunga durata.
Sono stati presentati 2 studi sull’uso di tale molecola come profilassi pre esposizione all’HIV:
una pillola da assumere una volta al mese
impianto sottocutaneo a lento rilascio in grado di fornire protezione per un anno. L’impianto sottocutaneo è un piccolo dispositivo, comparabile a quelli usati a scopo contraccettivo, da inserire con una piccola incisione sul braccio. La procedura richiede all’incirca 5 minuti e altrettanto veloce è la sostituzione o l’eventuale rimozione in caso di necessità.
Iniezione bimestrale
Il cabotegravir è un inibitore dell’integrasi già approvato, in associazione a rilpivirina (NNRTI), come terapia a lunga durata per il trattamento dell’infezione da HIV.
Il cabotegravir usato da solo è stato studiato anche come molecola da iniettare ogni 2 mesi per prevenire l’infezione da HIV (long acting PrEP). Al riguardo i dati presentati durante l’edizione 2020 del CROI hanno dimostrato la sua superiorità rispetto ai regimi orali basati su FTC/TDF (Truvada).
Nell’ambito dell’edizione CROI 2021 lo studio HPTN 083 ha confermato che con le iniezioni si è verificato il 68% di infezioni in meno rispetto a quelle osservate con il regime da assumere per via orale, ma ha evidenziato altresì alcune criticità su cui bisognerà porre attenzione.
La prima criticità riguarda il possibile ritardo nell’individuazione delle nuove infezioni, essendo il Cabotegravir una molecola molto potente e dunque in grado di produrre falsi negativi nei test anticorpali. La soluzione al riguardo sarebbe quella di prevedere il controllo della carica virale, oltre ai test anticorpali, nello screening dell’infezione da HIV.
La seconda e più preoccupante criticità riguarda invece i partecipanti che, pur presentando livelli ematici di farmaco sufficienti a garantire la protezione, hanno comunque contratto l’HIV.
Gli studi futuri dovranno dunque concentrarsi sulle variazioni della concentrazione di principio attivo da un distretto corporeo all’altro (sembra ad es. che in caso di infiammazioni rettali, che possono essere dovute a STIs, la concentrazione del CAB possa non essere sufficiente a garantire adeguata protezione).
Anello vaginale
Gli anelli vaginali possono offrire una nuova opzione di prevenzione a lunga durata per l’HIV nelle donne e nelle persone con la vagina. L’anello vaginale mensile da 25 mg di dapivirina (un inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa) è risultato sicuro ed efficace sulla durata mensile e ha avuto un parere positivo dell’Europa per l’utilizzo in paesi extra-UE.
Da gennaio 2021 l’OMS lo ha raccomandato come strumento aggiuntivo all’approccio di prevenzione combinato.
Uno studio clinico randomizzato di fase 1 a tre bracci (MTN-036/IPM-047) ha assegnato 49 partecipanti donne a 2 gruppi che hanno utilizzato anelli vaginali con diverse quantitá di dapivirina (100 mg o 200 mg) per testarne la durata nell’arco di 13 settimane e ad un terzo gruppo che ha utilizzato l’anello a durata mensile (25mg).
I risultati dello studio clinico hanno mostrato che gli anelli vaginali di lunga durata sono stati ben tollerati e hanno raggiunto concentrazioni di dapivirina più elevate rispetto all’anello mensile, con la speranza che questo si traduca in un’efficacia almeno equivalente.
La futura approvazione di anelli di durata estesa, se efficaci, potrebbe fornire più opzioni e aumentare l’accesso alla prevenzione dell’HIV nelle donne e in chi ha una vagina. Sono inoltre corso ricerche per sviluppare un anello vaginale che includa sia la contraccezione che la prevenzione dell’HIV.
Articolo scritto grazie al supporto di Giorgio Barbareschi di EATG