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1. La PrEP è inutile: esiste già il preservativo che protegge da HIV

FALSO!
Se bastasse solo il preservativo, ogni anno non avremmo nuove diagnosi di HIV. Nel 2020 sono state segnalate 1000 nuove diagnosi, un dato probabilmente al ribasso a causa della chiusura di molti centri IST per il Covid.

La PrEP è dunque uno strumento fondamentale per chi non sempre usa il preservativo, nel caso il preservativo si rompa e per tutte quelle persone che non possono negoziarne l’uso, come ad esempio chi è in una relazione violenta.

2. La PrEP è solo per maschi gay

FALSO!
All’estero la PrEP sta diventando sempre di più uno strumento di prevenzione che si rivolge anche a donne cisgender, persone trans e non binarie.

In Italia la PrEP è utilizzata soprattutto da maschi gay/bisex, ma non è vero che i centri PrEP la prescrivono solo a loro.

La PrEP è per tutte le persone che vogliono proteggersi dall’HIV e vivere una sessualità più serena.

3. La PrEP è solo per chi ha una sessualità promiscua

FALSO!
Per prendere l’HIV basta un singolo rapporto a rischio, non mille.

La PrEP è sì utilizzata da chi fa sex work e da chi ha molte/molti partner, ma può essere utile anche a chi ha pochissimi rapporti e li vuole vivere con più tranquillità.

4. La PrEP è pericolosa

FALSO!
Come tutti i farmaci, anche la PrEP può avere degli effetti collaterali: durante le prime settimane di assunzione può capitare di avere nausea e diarrea, ma è scorretto dire che è pericolosa.

La PrEP potrebbe anche affaticare i reni. In uno studio del 2021 solo lo 0,58% aveva problemi ai reni dopo un anno di assunzione di PrEP. Problemi che tornano alla normalità dopo aver interrotto l’assunzione della PrEP.

Ecco perché viene prescritta solo da un infettivologo/a: così da tenere monitorata la situazione e interromperla se necessario.

5. Una confezione di PrEP costa centinaia di euro

FALSO!
Una confezione di PrEP (30 pastiglie) costa circa 60 euro in farmacia (ma a breve sarà gratis!)
E’ un’ingiustizia che non tutte le persone se la possano permettere: la salute sessuale è un diritto! PrEP in Italia con altre associazioni ha fatto anche un sit-in a Roma per la PrEP rimborsabile.

Ma non costa centinaia di euro: in farmacia infatti non si compra il farmaco “originale” – il Truvada- , ma quello equivalente che costa molto meno.

Il Truvada costa centinaia di euro e viene distribuito solo nelle farmacie ospedaliere come parte della terapia per le persone con HIV.

Scopri i centri che prescrivono la PrEP

 

La PrEP protegge dall’HIV anche le persone trans e non binarie.

Ma cos’è la PrEP?

È un farmaco che impedisce ad HIV di replicarsi nel corpo ed evita così di contrarre l’infezione. È prescritta solo da unə infettivologə e una confezione da 30 compresse costa 60 euro (ma a breve sarà gratis!).

La PrEP non è solo un farmaco: è prendersi cura della propria salute

La PrEP protegge solo da HIV, ma il protocollo prevede test periodici per infezioni sessualmente trasmissibili come clamidia, gonorrea e sifilide.
Queste infezioni si trasmettono anche col sesso orale senza preservativo e spesso sono asintomatiche. Fare test periodici significa trattarle rapidamente e non trasmetterle ad altre persone.

Se hai una vagina e fai sesso vaginale ricettivo, assumi la PrEP tutti i giorni.

Se sei una una donna cisgender o una persona con la vagina assumi una compressa al giorno per 7 giorni prima di fare sesso e interromperla 7 giorni dopo l’ultimo rapporto sessuale: il farmaco ha bisogno di tempo per essere efficace nei tessuti vaginali.

Segui questa modalità anche nei seguenti casi:

  • utilizzi di sostanze iniettive
  • assumi una terapia ormonale per l’affermazione di genere a base di estradiolo esogeno.

Se sei un maschio cis, una donna trans* e una persona col pene che non assume estradiolo esogeno, puoi prendere la PrEP anche al bisogno.

La PREP non interferisce con il trattamento ormonale di affermazione di genere.

Al momento infatti non ci sono evidenze di potenziali interazioni.

Perché la PrEP è importante

  • Perché protegge dall’HIV e permette così di fare sesso con più serenità;
  • Perché si tengono monitorare le altre infezioni: in PrEP hai sotto controllo la tua salute sessuale. Se prendi un’infezione, questa viene scoperta e trattata in modo tale da non passarla alle altre persone con le quali fai sesso;
  • Perché è una soluzione che protegge le persone che hanno comportamenti ad alto rischio di infezione da HIV

Contatta il centro PrEP a te più vicino

Post scritto in collaborazione con Associazione Libellula

Una nuova pillola digitale composta da Emtricitabina/Tenofovir (i farmaci utilizzati anche in Italia come PrEP) è stata testata per valutare se una registrazione digitale dell’assunzione della PrEP aumenta l’aderenza.

Lo studio, sponsorizzato da Gilead Sciences, ha arruolato 15 uomini HIV-negativi che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) e una storia di abuso di sostanze.

Le dosi di PrEP erano racchiuse in una capsula di gelatina che, una volta sciolta dall’acido dello stomaco, attivava un trasmettitore a radiofrequenza. Il trasmettitore segnalava a un dispositivo di localizzazione, indossato sul corpo, che la PrEP era stata presa. Ciò ha creato una registrazione digitale dell’aderenza alla pillola che i partecipanti allo studio hanno potuto condividere con i ricercatori tramite un’app per smartphone.

I partecipanti allo studio hanno riferito di aver apprezzato la pillola digitale, poiché dava loro la tranquillità di avere una registrazione di quando avevano preso la PrEP.

Gli autori dello studio hanno riconosciuto che le pillole digitali sono troppo costose per essere ampiamente diffuse, ma la produzione di massa ridurrebbe drasticamente il costo.

Articolo originale su Contagionlive

Ad oggi, negli Stati Uniti ci sono due farmaci approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) per la PrEP: Truvada e Descovy.

In Europa, e dunque anche in Italia, è disponibile solo il Truvada o, meglio, la combinazione emtricitabine/tenofovir generica, più economica e diffusa.

Recentemente, la casa farmaceutica produttrice dei due farmaci, Gilead, ha annunciato che non chiederà l’autorizzazione all’immissione in commercio per il Descovy come PrEP in Europa.

Se ti stai chiedendo quale farmaco potrebbe essere giusto per te, dai un’occhiata alle somiglianze e alle differenze tra i due farmaci riportate di seguito.

È importante notare che sebbene Descovy sia un farmaco più recente, non è necessariamente “migliore” o “più sicuro” di Truvada.

Truvada è disponibile da molti più anni rispetto a Descovy e perciò ci sono più dati a supporto del suo utilizzo rispetto a Descovy.

TRUVADADESCOVY
ComposizioneComposizione
200 mg di emtricitabina e 300 mg di tenofovir disoproxil200 mg di emtricitabina e 10 mg di tenofovir alafenamide
MetabolismoMetabolismo
Una parte consistente di tenofovir disoproxil si disperde nel sangue durante il metabolismo del farmaco, prima di arrivare dove deve “lavorare” cioè nelle cellule di vari tessutiIl tenofovir alafenamide riesce a penetrare all’interno delle cellule senza praticamente disperdersi
EfficaciaEfficacia
>99% efficace>99% efficace
RegimeRegime
Uso quotidiano e PrEP 2-1-1Uso quotidiano (sebbene Descovy per PrEP 2-1-1 sia in fase di studio, non ci sono dati clinici inadeguati per supportare questo regime ora)
Dimostrato di essere efficace perDimostrato di essere efficace per
Tutti, tra cui: Uomini gay e bisessuali cis Donne trans Uomini trans Eterosessuali Donne cis Persone che si iniettano drogheSoltanto: Uomini gay e bisessuali cis Donne trans (Nessun dato clinico per supportare l’uso in persone che potrebbero essere esposte all’HIV attraverso l’uso di droghe per iniezione o il sesso vaginale)
Sicurezza: generaleSicurezza: generale
Entrambi i farmaci hanno complessivamente tassi molto bassi di effetti collaterali. Alcune persone avvertono sintomi di “avvio” tra cui diarrea, nausea e vomito, che di solito si risolvono nei primi tre mesi di utilizzo della PrEP.Entrambi i farmaci hanno complessivamente tassi molto bassi di effetti collaterali. Alcune persone avvertono sintomi di “avvio” tra cui diarrea, nausea e vomito, che di solito si risolvono nei primi tre mesi di utilizzo della PrEP.
Salute delle ossaSalute delle ossa
Le persone con osteoporosi dovrebbero evitarePiù sicuro da prendere per le persone con osteoporosi
Salute dei reniSalute dei reni
Le persone con problemi ai reni o una forte storia familiare di malattie renali dovrebbero evitarePiù sicuro da assumere per le persone con problemi ai reni o una forte storia familiare di malattie renali, anche se il monitoraggio è ancora raccomandato
Perdita/aumento di pesoPerdita/aumento di peso
Può causare un piccolo grado di perdita di peso 1Può causare un leggero aumento di peso 2
ColesteroloColesterolo
Può causare piccole diminuzioni di HDL, LDL e colesterolo totale 1Può causare piccoli aumenti del colesterolo LDL e dei trigliceridi 2,3
Dimensione della pillola
Costo e PrescrizioneCosto e Prescrizione
Circa 60 euro (ma a breve sarà gratis!) da comprare in farmacia con prescrizione dell’infettivologoNon autorizzata la vendita in Europa
  1. Glidden, D. e colleghi. Effetti metabolici della profilassi pre-esposizione con tenofovir disoproxil fumarato coformulato ed emtricitabina. CID, 2018.
  2. Spinner, C. e colleghi. Studio DISCOVER per la profilassi pre-esposizione all’HIV (PrEP): F/TAF ha un’insorgenza più rapida e una durata prolungata della protezione dall’HIV rispetto a F/TDF. IAS 2019, estratto TUAC0403LB.
  3. Scienze di Galaad, Informazioni complete sulla prescrizione, Descovy. https://www.gilead.com/-/media/files/pdfs/medicines/hiv/descovy/descovy_pi.pdf

Adattato da https://www.sfaf.org/resource-library/side-by-side-comparison-truvada-and-descovy-for-prep/

Revisione medica di Janessa Broussard, NP, novembre 2019. 

È attualmente in fase di sviluppo per l’uso quotidiano la pillola per la doppia prevenzione (Dual Prevention Pill – DPP) per prevenire sia l’HIV che le gravidanze indesiderate. La DPP fa parte delle numerose tecnologie di prevenzione multi uso ad oggi in fase ancora sperimentale: si tratta di singoli farmaci per prevenire più infezioni in un unico prodotto (multipurpose prevention technologies (MPTs).

La pillola con la doppia prevenzione comprende la PrEP (la profilassi orale pre-esposizione per l’HIV) e un contraccettivo orale combinato (COC).

L’introduzione della DPP è inizialmente prevista in Africa orientale e meridionale perché

  • Il 65% delle nuove infezioni da HIV negli adulti riguarda le donne cisgender e le persone con la vagina dai 15 anni in su
  • Il 16% delle donne cis e delle persone con la vagina in età riproduttiva ha un bisogno insoddisfatto di contraccezione

Il boom demografico dell’Africa fa si che milioni di persone giovani stiano entrando nei loro anni fertili e i potenziali benefici della DPP sono fondamentali.

La PrEP orale e i contraccettivi orali si sono dimostrati sicuri ed efficaci da soli e saranno ulteriormente testati per determinare se sono altrettanto sicuri ed efficaci insieme. Se la DPP si dimostrerà efficace, sarà sottoposta all’approvocazione delle autorità competenti. Si stima che la richiesta di approvazione sarà fatta per il 2024.

Timeline della DPP

La pagina di prewatch sulla pillola unica per prevenire HIV e gravidanze

Ti sarà già capitato di leggere negativo in PrEP. Vediamo insieme cosa significa e perché riguarda la protezione contro l’HIV grazie a un farmaco.

Negativo si riferisce allo stato sierologico. Ovvero se la persona è positiva al virus HIV o meno. Negativo significa che la persona è negativa all’HIV.

In PrEP vuol dire che sta assumendo la Profilassi Pre Esposizione, il farmaco che protegge dall’HIV.

Cos’è la PrEP?

La PrEP è un farmaco che si assume prima e dopo un rapporto sessuale per proteggersi dall’HIV. Se ti capita di fare sesso senza preservativo e sei in PrEP, non prendi l’HIV.

La PrEP viene prescritta solo a persone sieronegative. Ecco perché scrivono negativo in PrEP.

Le persone con HIV assumono invece una terapiache abbassa la carica virale al punto da renderla non rilevabile e fa sì che non trasmettano l’HIV.

Da maggio 2023 la PrEP è gratuita e prescritta da un infettivologə.

È rischioso fare sesso con un negativo in PrEP?

Se fai sesso senza preservativo con una persona negativa in PrEP non rischi di prendere l’HIV perché, come abbiamo visto, la PrEP viene prescritta solo a persone sieronegative.

Se anche una persona in PrEP fosse venuta a contatto col virus dell’HIV, non l’avrebbe preso perché, appunto, la PrEP l’ha protetta dall’HIV.

Per quanto riguarda le altre Infezioni Sessualmente trasmissibili (IST), il rischio esiste solo se fai sesso senza preservativo.

Ma esiste tutte le volte che si fa sesso senza preservativo, a prescindere che l’altra persona sia in PrEP o meno.

Con la differenza che una persona in PrEP deve seguire un rigido protocollo sanitario che prevede test periodici per le IST, così da tenerle sempre monitorate, e vaccini. Se si trova un infezione, l’infettivologə prescriva il trattamento, la si cura e non la si trasmette ad altre persone.

Ricorda: le IST si trasmettono anche col sesso orale senza preservativo.

E se sta mentendo? E se non è vero che è negativo in PrEP?

Non potrai mai avere la certezza che quello che scrivono è vero o falso.

La responsabilità di proteggersi dalle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) è individuale.

Se ti capita di fare sesso con persone delle quali non conosci lo stato sierologico, valuta di usare il preservativo così da proteggerti da HIV e dalle IST. Oppure valuta di prenotare una visita con un infettivologo per la PrEP che, come abbiamo visto, protegge dall’HIV e prevede controlli periodici per le altre IST.

Usare il preservativo e/o la PrEP ti permette di proteggerti senza doverti preoccupare dello stato sierologico dell’altra persona perché ti stai già prendendo cura della tua salute sessuale senza dover chiedere niente a nessunə.

La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha concesso la priorità per l’approvazione del farmaco cabotegravir, la terapia iniettabile e a lunga durata usata come PrEP per protezione da HIV.

Se approvato, cabotegravir sarà la prima terapia ad azione prolungata (un’iniezione ogni 2 mesi) per proteggersi dall’HIV.

La FDA ha fissato la risposta per il 24 gennaio 2022.

Gli studi HPTN 083 e HPTN 084 hanno valutato la sicurezza e l’efficacia di cabotegravir a lunga durata d’azione per la PrEP negli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, donne transgender e donne cisgender.

In questi studi cabotegravir ha dimostrato più efficace dell compresse orali giornaliere di emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato (FTC/TDF) nel proteggere da HIV.

Traduzione articolo dal sito Vivihealthcare

 

Stai cercando un metodo per proteggersi dall’HIV?

Lo sai che oltre al preservativo c’è anche la PrEP? È un farmaco che una persona sieronegativa (che non ha HIV) assume prima di fare sesso e protegge dall’HIV.

In questo post ti proponiamo 4 domande, ovviamente non esuastive, che possono essere un primo passo per aiutarti a valutare se la PrEP fa per te.

1. Gli strumenti che usi per proteggerti quando fai sesso ti soddisfano?

Se hai risposto di sì, va bene così. La PrEP non è obbligatoria. Se hai risposto di no, potresti iniziare a approfondire questo strumento di prevenzione per l’HIV.

2. Negli ultimi 6 mesi hai fatto sesso penetrativo (anale e/o vaginale) senza preservativo?

Magari hai paura che possa risuccedere. La PrEP ti aiuterebbe a fare sesso in sicurezza e con serenità. Lo sai che puoi anche prenderla al bisogno?

3. Negli ultimi 6 mesi ti è stata diagnostica un’infezione sessualmente trasmissibile (IST)?

La PrEP non è solo un farmaco, ma un protocollo sanitario che prevede test periodici per le IST. Così avresti costantemente monitorata la sua salute sessuale.

4. Ti capita di fare sesso sotto l’effetto di sostanze (chemsex)?

Se fai uso di sostanze, potrebbe capitarti di essere meno vigile e non proteggerti. La PrEP ti permetterebbe di avere già una protezione contro l’HIV quando non sei nelle condizioni di valutare il rischio.

In Italia l’unico farmaco approvato per prevenire l’HIV è il generico del Truvada che si compra in farmacia e che puoi assumere tutti i giorni o al bisogno. Sono allo studio, però, 4 farmaci da usare come PrEP a lunga durata, presentati al CROI 2021. Ricordiamo che, appunto, sono studi: al momento nessuno di questi farmaci è autorizzato.

Pillola mensile e impianto sottocutaneo annuale

Islatravir è capostipite di una nuova classe di antiretrovirali (NRTTI inibitori nucleosidici della traslocazione della trascrittasi inversa): è una molecola molto potente, con un’emivita molto lunga e dunque si presta ad essere utilizzato come farmaco a lunga durata.

Sono stati presentati 2 studi sull’uso di tale molecola come profilassi pre esposizione all’HIV:

  • una pillola da assumere una volta al mese
  • impianto sottocutaneo a lento rilascio in grado di fornire protezione per un anno.
    L’impianto sottocutaneo è un piccolo dispositivo, comparabile a quelli usati a scopo contraccettivo, da inserire con una piccola incisione sul braccio. La procedura richiede all’incirca 5 minuti e altrettanto veloce è la sostituzione o l’eventuale rimozione in caso di necessità.
PrEP a lunga durata impianto sottocutaneo
un impianto sottocutaneo

Iniezione bimestrale

Il cabotegravir  è un inibitore dell’integrasi già approvato, in associazione a rilpivirina (NNRTI), come terapia a lunga durata per il trattamento dell’infezione da HIV.

Il cabotegravir usato da solo è stato studiato anche come molecola da iniettare ogni 2 mesi per prevenire l’infezione da HIV (long acting PrEP).
Al riguardo i dati presentati durante l’edizione 2020 del CROI hanno dimostrato la sua superiorità rispetto ai regimi orali basati su FTC/TDF (Truvada).

Nell’ambito dell’edizione CROI 2021 lo studio HPTN 083 ha confermato che con le iniezioni si è verificato il 68% di infezioni in meno rispetto a quelle osservate con il regime da assumere per via orale, ma ha evidenziato altresì alcune criticità su cui bisognerà porre attenzione.

La prima criticità riguarda il possibile ritardo nell’individuazione delle nuove infezioni, essendo il Cabotegravir una molecola molto potente e dunque in grado di produrre falsi negativi nei test anticorpali. La soluzione al riguardo sarebbe quella di prevedere il controllo della carica virale, oltre ai test anticorpali, nello screening dell’infezione da HIV.

La seconda e più preoccupante criticità riguarda invece i partecipanti che, pur presentando livelli ematici di farmaco sufficienti a garantire la protezione, hanno comunque contratto l’HIV.

Gli studi futuri dovranno dunque concentrarsi sulle variazioni della concentrazione di principio attivo da un distretto corporeo all’altro (sembra ad es. che in caso di infiammazioni rettali, che possono essere dovute a STIs, la concentrazione del CAB possa non essere sufficiente a garantire adeguata protezione).

Anello vaginale

Gli anelli vaginali possono offrire una nuova opzione di prevenzione a lunga durata per l’HIV nelle donne e nelle persone con la vagina. L’anello vaginale mensile da 25 mg di dapivirina (un inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa) è risultato sicuro ed efficace sulla durata mensile e ha avuto un parere positivo dell’Europa per l’utilizzo in paesi extra-UE.

Da gennaio 2021 l’OMS lo ha raccomandato come strumento aggiuntivo all’approccio di prevenzione combinato.

Uno studio clinico randomizzato di fase 1 a tre bracci (MTN-036/IPM-047) ha assegnato 49 partecipanti donne a 2 gruppi che hanno utilizzato anelli vaginali con diverse quantitá di dapivirina (100 mg o 200 mg) per testarne la durata nell’arco di 13 settimane e ad un terzo gruppo che ha utilizzato l’anello a durata mensile (25mg).

I risultati dello studio clinico hanno mostrato che gli anelli vaginali di lunga durata sono stati ben tollerati e hanno raggiunto concentrazioni di dapivirina più elevate rispetto all’anello mensile, con la speranza che questo si traduca in un’efficacia almeno equivalente.

La futura approvazione di anelli di durata estesa, se efficaci, potrebbe fornire più opzioni e aumentare l’accesso alla prevenzione dell’HIV nelle donne e in chi ha una vagina. Sono inoltre corso ricerche per sviluppare un anello vaginale che includa sia la contraccezione che la prevenzione dell’HIV.

Articolo scritto grazie al supporto di Giorgio Barbareschi di EATG 

La diretta sulle novità CROI 2011


Domenica 21 marzo sulla Pagina Facebook di Plus

In uno studio svolto a Parigi su 3067 persone, metà che assumevano la profilassi pre-esposizione (PrEP) con tenofovir/emtricitabina (TDF/FTC) giornaliera e metà che la utilizzavano on demand (al bisogno), solo 3 persone in ciascun gruppo sono state infettate dall’HIV [1]. La popolazione in studio composta in gran parte da maschi che fanno sesso con maschi (MSM), e tutte e 6 le persone che hanno acquisito l’HIV avevano interrotto la PrEP prima di essere risultate positive e tutte erano MSM. Questi risultati, che confermano per la PrEP on demand una efficacia paragonabile all’assunzione quotidiana tra gli MSM, vengono dallo studio francese ANRS Prevenir presentato da Jean-Michel Molina alla conferenza virtuale CROI martedì 9 marzo.

Il precedente studio ANRS IPERGAY aveva stabilito l’efficacia della PrEP on demand, che prevedel’assunzione di TDF/FTC subito prima e dopo il sesso (riduzione relativa dell’86% dell’incidenza di HIV con TDF/FTC rispetto al placebo, P = 0,002) [2,3]. Alcune organizzazioni internazionali, come la European AIDS Clinical Society, l’Organizzazione mondiale della sanità e la IAS-USA, approvano l’uso on demand della PrEP con TDF/FTC come alternativa alla PrEP quotidiana, mentre altre come gli statunitensi Centers for Disease Control and Prevention (CDC) continuano a non esprimersi in merito.

Lo studio ANRS Prevenir ha arruolato persone sieronegative ad alto rischio di infezione da HIV a causa dell’uso incostante del preservativo e di più partner sessuali. Il protocollo consente ai partecipanti di scegliere tra PrEP con TDF/FTC giornaliera o on demand e di cambiare modalità di assunzione durante lo studio. I partecipanti effettuano test per l’HIV all’inizio dello studio, dopo 1 mese e poi ogni 3 mesi. Ad ogni visita vengono anche effettuati test per altre infezioni a trasmissione sessuale (IST) e viene chiesto di compilare questionari sul comportamento sessuale e sull’aderenza alla PrEP.

Tra i 3067 partecipanti della regione di Parigi, il 98,5% era MSM, l’85,6% era caucasico e il 55,8% aveva utilizzato la PrEP in precedenza. L’età media era di 36 anni (intervallo interquartile [IQR] da 29 a 43). I partecipanti hanno avuto una mediana di 10 partner sessuali (IQR da 5 a 20) negli ultimi 3 mesi e 2 atti sessuali senza preservativo (IQR da 0 a 5) nelle ultime 4 settimane.

Grafici dell'andamento dei comportamenti sessuali dei partecipanti durante lo studio
Grafici dell’andamento dei comportamenti sessuali dei partecipanti durante lo studio

Mentre 1544 partecipanti (50,5%) hanno optato per la PrEP giornaliera, 1515 (49,5%) hanno scelto la PrEP on demand all’inizio dello studio. Tra chi usava la PrEP quotidiana c’era una percentuale leggermente ma significativamente inferiore di MSM (97,9% vs 99,2%, P = 0,0002) e aveva un numero mediano di partner sessuali leggermente più alto negli ultimi 3 mesi (12 contro 10, P <0,0001). In entrambi gruppi risulta bassa la percentuale di persone che riferisce di usare l’uso del preservativo (16,8% quotidiana vs 19,6% on demand).

Percentuali elevate e simili nei due gruppi hanno utilizzato correttamente la PrEP (97,9% e 97,0%). Per questo studio di coorte, l’uso corretto della somministrazione on demand era definito come l’assunzione di almeno una pillola entro le 24 ore prima del rapporto sessuale e di una pillola entro 24 ore dopo il sesso. Una percentuale maggiore di utenti on demand rispetto agli utenti giornalieri non ha assunto la PrEP durante lo studio (18,4% vs 4,3%).

Durante un follow-up medio di 22,1 mesi, 6 persone, 3 in ciascun gruppo, hanno contratto l’infezione da HIV. L’incidenza dell’HIV era identica nei gruppi giornalieri e on demand (0,12 casi per 100 anni-persona, intervallo di confidenza [CI] al 95% da 0,02 a 0,34). Paragonando questo dato a quello pari a 6,6 casi per 100 anni-persona registrato tra chi assumeva il placebo nello studio IPERGAY [2], il team di Prevenir ha calcolato che in questo studio sono state evitate 361 infezioni da HIV. Tutte e 6 le persone che hanno contratto l’infezione da HIV erano MSM di età compresa tra 24 e 52 anni e tutte avevano interrotto la PrEP prima di risultare positive all’HIV.

Diagnosi di infezioni sessualmente trasmesse registrate nello studio fino a due mesi prima del lockdown, due mesi prima del lockdown e durante il lockdown
Diagnosi di infezioni sessualmente trasmesse registrate nello studio fino a due mesi prima del lockdown, due mesi prima del lockdown e durante il lockdown

Durante il periodo di studio, i medici hanno diagnosticato 43 casi di epatite virale – 39 dei quali HCV – in 41 partecipanti per un’incidenza di 0,76 casi per 100 anni-persona. L’incidenza di qualsiasi STI è scesa da 75,5 per 100 anni-persona fino a 2 mesi prima del blocco del COVID-19, a 66,5 per 100 anni-persona a 2 mesi prima del blocco, a 32,4 per 100 anni-persona durante il blocco (P <0,0001 ). Il calo dell’incidenza correlato al blocco è stato significativo per la clamidia e la gonorrea (P <0,0001 per entrambi) ma non per il micoplasma o la sifilide, che avevano un’incidenza molto inferiore rispetto alla clamidia o alla gonorrea all’inizio.

L’incidenza di qualsiasi evento avverso correlato al farmaco è stata significativamente inferiore con la PrEP giornaliera rispetto alla PrEP on demand (8,21 vs 11,98 per 100 persone-anno, IRR per giornaliera vs on demand 0,68, IC 95% da 0,57 a 0,82). Il tasso di eventi avversi gravi era non significativamente più alto con la PrEP giornaliera rispetto a quella on demand (4,10 vs 3,64 per 100 persone-anno, IRR 1,13, IC 95% 0,84-1,50). L’interruzione dei farmaci a causa di un evento avverso correlato al farmaco è stata meno frequente con la PrEP giornaliera rispetto a quella on demand (0,27 vs 0,35 per 100 persone-anno, IRR 0,77, IC 95% da 0,24 a 2,32) ma la differenza non è significativa dal punto di vista statistico. Quattordici persone in ciascun gruppo avevano una misurazione della clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min durante lo studio (0,54 per 100 anni-persona con PrEP giornaliera e 0,55 per 100 anni-persona con PrEP on demand, IRR 0,99, IC 95% 0,44-2,24).

I risultati confermano che la PrEP on demand è un modo efficace e relativamente sicuro per le persone ad alto rischio di prevenire l’infezione da HIV.

Riferimenti

1. Molina JM, Ghosn J, Delaugerre C, et al. Incidence of HIV infection with daily or on-demand oral PrEP with TDF/FTC in France. CROI 2021, Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections, March 6-10, 2021. Abstract 148.

2. Molina JM, Capitant C, Spire B, et al. On-demand preexposure prophylaxis in men at high risk for HIV-1 infection. N Engl J Med. 2015;373:2237-2246. doi: 10.1056/NEJMoa1506273.

3. Molina JM, Charreau I, Spire B, et al. Efficacy, safety, and effect on sexual behaviour of on-demand pre-exposure prophylaxis for HIV in men who have sex with men: an observational cohort study. Lancet HIV. 2017;4:e402-e410. doi: 10.1016/S2352-3018(17)30089-9.