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Sono Luigi (nome di fantasia ndr), un uomo bisessuale cisgender di 37 anni e vivo in Spagna.

Ho deciso di mantenere l’anonimato perchè solo alcune persone a me vicine conoscono il mio orientamento sessuale e preferisco rispettare i miei tempi: ho iniziato a vivere serenamente la mia sessualità solo da quando vivo qui.

Ho iniziato a prendere la PrEP circa un anno fa, dopo un’esperienza a rischio HIV alla quale è seguita una PEP (profilassi post esposizione).

Ero spaventatissimo, ma grazie al consiglio di un mio amico ho avuto accesso alla PEP e, dopo aver terminato il percorso dei 28 giorni e fatto tutte le analisi, lo stesso medico dell’unità di malattie infettive mi ha parlato della PrEP, della quale non conoscevo l’esistenza.

Da quel momento posso vivere tranquillamente tutti i rapporti senza ossessioni e senza quel senso di colpa che si prova quando si ha un’esposizione a un rischio HIV. Devo ammettere che la mia sessualità è notevolmente migliorata e da quando prendo la PrEP non più paura di fare dei passi falsi.

La PrEP rimane forse un po’ troppo nascosta nelle campagne di informazione e credo che bisognerebbe darle più spazio, per una sessualità più libera e tranquilla.

La PrEP in spagna è gratuita e si può richiedere nelle unità di malattie infettive degli ospedali oppure nei vari checkpoint sparsi nelle principali città.


Perché testimoniare sulla PrEP?

Gli studi scientifici concordano sull’efficacia della PrEP come strumento di prevenzione contro HIV e IST. Nonostante questo, non riusciamo ancora a liberarci da alcuni obsoleti pregiudizi che si impongono nelle pratiche sessuali delle persone. 

Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.

Sono quasi sei mesi che ho iniziato il mio percorso con la PrEP.

C’ho messo due anni prima di decidermi a rivolgermi a un infettivologo per avere delle informazioni. Avevo paura di essere giudicato, sia dal personale sanitario sia dalla comunità gay.

Alla fine ho deciso che era giunto il momento: volevo sentirmi protetto e sicuro nel sesso occasionale, in cui non sempre usavo il condom.

Il mio primo approccio con il mondo PrEP è avvenuto presso il Milano Checkpoint, mentre ora sono seguito dal Centro Ce.Mu.S.S. dell’Asl di Torino.

Da quando ho indicato sulle app di incontri che utilizzo la PrEP, un sacco di persone mi hanno scritto per avere più informazioni.

Bisogna lottare sempre di più perché tutti e tutte siano informati.
Ho deciso per ora di utilizzare la PrEP in modalità on-demand.
Avendo un lavoro precario, devo ammettere che la spesa per la PrEP risulta abbastanza importante per me, ma è giunto il momento che io mi occupi seriamente della mia salute in tutti i suoi aspetti.


Perché testimoniare sulla PrEP?

Gli studi scientifici concordano sull’efficacia della PrEP come strumento di prevenzione contro HIV e IST. Nonostante questo, non riusciamo ancora a liberarci da alcuni obsoleti pregiudizi che si impongono nelle pratiche sessuali delle persone. 

Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.  

ùMi chiamo Carlo, vivo in Giappone e lavoro come ingegnere di sistema. In occasione della Giornata mondiale per la lotta all’AIDS, durante la pausa pranzo ho radunato i miei colleghi e ho spiegato cosa fosse la PrEP, prendendola poi di fronte a loro.

Nessuno sapeva di cosa si trattasse e mi hanno fatto molte domande. Alla fine della chiacchierata mi hanno ringraziato.

Parlarne è stato spaventoso, ma è stato altrettanto bello normalizzare il parlare di infezioni sessualmente trasmissibili.

Da quando prendo la PrEP ho smesso di crogiolarmi in ansie e paranoie, provando un enorme senso di sollievo: per la prima volta nella vita ho potuto vivere il sesso senza più paure ossessive. Questo mi ha aiutato oltretutto a riconoscere come accettarmi, portandomi a osservare con entusiasmo ed esplorare il piacere ed il divertimento nel sesso.

In altre parole, da quando ho iniziato la PrEP sono letteralmente più tranquillo e felice.

@rossocenere


Perché testimoniare sulla PrEP?

Gli studi scientifici concordano sull’efficacia della PrEP come strumento di prevenzione contro HIV e IST. Nonostante questo, non riusciamo ancora a liberarci da alcuni obsoleti pregiudizi che si impongono nelle pratiche sessuali delle persone. 

Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.  

Sono una donna etero, cisgender, non vedente dalla nascita. Per la mia condizione sensoriale troppi mi credono incapace di intendere e volere, ma soprattutto priva di sessualità; la realtà invece è opposta e anch’io come tutte le persone ho le mie esigenze.

Ho vissuto dal 2009 al 2018 una relazione con un uomo sieropositivo, anche lui con la mia stessa disabilità sensoriale. Non abbiamo mai rischiato alcunché grazie alle reciproche attenzioni ma appena ho saputo della PreP nelle pagine social correlate all’HIV mi sono informata immediatamente.

Avrei voluto accedervi non per paura o sfiducia, ma per maggiore tranquillità soprattutto di lui: una coppia con disabilità visiva è infatti più vulnerabile ad incidenti domestici: basta un coltello con la lama in su, un bicchiere che si rompe e relativi vetri a terra, tagliarsi mentre si prepara la verdura…

O semplicemente se si spacca il preservativo (fortunatamente in 10 anni mai successo) perché complicarsi la vita con accompagnatori e quant’altro per farsi la profilassi post esposizione, se c’è quella pre?

In teoria non faceva una piega, ma da lì sono iniziati i problemi: sul sito PrepInfo, all’epoca nato da poco, ho notato che nella mia regione – Veneto – non c’era ancora alcun centro PreP; sì, a Bologna ho amici e sarebbe stata la zona più accessibile, ma al costo dei farmaci –circa 60 euro mensili (ma a breve sarà gratis!)-, avrei dovuto aggiungere viaggio e accompagnatori.

Sempre ammesso di poter in seguito acquistare il medicinale in una farmacia della mia zona, cosa assolutamente non scontata. Più tutti gli esami preliminari, eventuali colloqui coi medici, altri viaggi e accompagnatori!

A quel punto ho lasciato perdere, anche sapendo che il mio ex compagno aveva carica virale non rilevabile e abbiamo continuato a vivere con le stesse attenzioni di prima finché la relazione è durata, con me tutt’ora sieronegativa.

Anche se con lui è finita da tempo, le mie battaglie per la prevenzione e contro lo stigma su HIV proseguono comunque; per fortuna sul sito PrepInfo si sono aggiunti ulteriori centri e informazioni sulla profilassi pre-esposizione, ma ancora nella mia città non c’è niente.

E a distanza di anni da quando è stata approvata in Italia, ancora non la rimborsano il che è paradossale perché vedendola solo dal punto di vista economico, se contrai l’HIV perché sei senza PreP, poi allo Stato tocca rimborsare vita natural durante gli antivirali che costano il triplo.

Finiamola una volta per sempre con la visione paternalistica della sessualità, la salute sessuale è un diritto che dobbiamo pretendere in qualsiasi condizione o orientamento sessuale siamo.

Facile indignarsi quando i giornali sparano i casi limite alla Talluto, ma se tutta la popolazione sessualmente attiva avesse accesso alla PreP, certi attacchi -fortunatamente rari- non avrebbero effetto.

Quindi, anziché fare la predica a noi, lo Stato si assuma le proprie responsabilità perché non rimborsando la profilassi si rende complice delle nuove infezioni, deliberate o meno.

Elena Brescacin


Perché testimoniare sulla PrEP?

Gli studi scientifici concordano sull’efficacia della PrEP come strumento di prevenzione contro HIV e IST. Nonostante questo, non riusciamo ancora a liberarci da alcuni obsoleti pregiudizi che si impongono nelle pratiche sessuali delle persone. 

Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.  

Provengo da una generazione che è cresciuta all’ombra dello spettro onnipresente dell’HIV e dell’AIDS, in cui le campagne ufficiali di informazione, sebbene scientificamente ineccepibili, mi rappresentavano poco e poco avevano a che fare con la mia sessualità, tranne ovviamente quelle organizzate dalle associazioni LGBT. 

Questo senso di esclusione e di tragedia imminente ha influenzato a lungo la “fase italiana” del mio sviluppo sessuale finché non mi sono trasferito nel Regno Unito per studio/lavoro, dove ho trovato una rete di supporto e promozione della salute sessuale mai conosciute fino ad allora e che hanno instillato un nuovo senso di sicurezza legato alla sfera sessuale.

Tale sicurezza è poi aumentata dopo aver scoperto la PrEP grazie ad un mio caro amico, coetaneo e residente negli USA, che aveva incominciato a prenderla. A lui facevo le domande “che non avresti mai chiesto”, tipo l’impatto del farmaco sulla salute in generale, la facilità di reperimento e assunzione, eventuali infezioni…

Nonostante se ne parlasse ormai ovunque sulla stampa gay americana, nutrivo ancora dubbi sulla PrEP, non mi fidavo di chi mi diceva “io la prendo”. Perciò ho incominciato a informarmi qui nello UK e inizialmente ho preso parte allo studio esplorativo sulla PrEP condotto dalla sanità inglese – e caldamente voluto da organizzazioni di volontariato come Prepster e I Want Prep Now – non tanto per valutarne l’efficacia, ma per capirne le eventuali fasce di utenti e gli usi previsti. L’aver agito da cavia per questo studio, sapendo di essere sotto costante monitoraggio ogni 3 mesi come previsto dal protocollo PrEP, mi ha restituito quella serenità e, per la prima volta, un senso di liberazione sessuale davvero unico e impensabile fino a quel momento. 

Ora, nel Regno Unito, la PrEP è stata completamente sdoganata ed è sovvenzionata, dopo lunghe battaglie, dal sistema sanitario nazionale. Nel mio lavoro da traduttore e accademico cerco di promuovere l’importanza del linguaggio e dell’accessibilità delle risorse dedicate alla salute sessuale per ispirare le nuove generazioni ad informarsi e ad accogliere la sessualità con meno ansia e con forte autodeterminazione. Sapere che anche in Italia si combattono queste battaglie, nonostante tutte le difficoltà tipicamente italiote, è un sollievo.

Piero


Perché testimoniare sulla PrEP?

Gli studi scientifici concordano sull’efficacia della PrEP come strumento di prevenzione contro HIV e IST. Nonostante questo, non riusciamo ancora a liberarci da alcuni obsoleti pregiudizi che si impongono nelle pratiche sessuali delle persone. 

Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.  

Colgo l’invito che PrEP in Italia, a cui mi sono rivolto qualche giorno fa per avere delle informazioni sulla PrEP. Mi hanno chiesto di condividere il mio punto di vista, quello di trentenne etero non ancora in PrEP, ma curioso e interessato alla cosa. 

Sono uomo, etero, di 36 anni, impegnato in relazione stabile pluriannuale e tendenzialmente monogamo (questa concedetemela).

Cosa ci fai qui?” mi direte.


Sono qui perché l’HIV riguarda me.

Riguarda i miei nipoti adolescenti alle prime esperienze, riguarda mio padre vecchio piacione di paese, riguarda mio fratello disabile che avrebbe bisogno di sostegno sessuale e via dicendo.

Il problema della prevenzione riguarda evidentemente tutte e tutti noi. 

Perché, se qualcuno avesse ancora dubbi, al virus importa assai poco di quelli sono le mie preferenze sessuali, la mia nazionalità, il mio reddito, il partito politico che voto, la squadra del cuore e quant’altro usa la società per darci un’etichetta.

PrEP in Italia mi ha parlato addirittura di stigma verso chi usa la PrEP: il colmo!

Perché fai la PrEP? Sei uno sporcaccione allora… Un fedifrago, un puttaniere/puttana o più semplicemente lo/la dai in giro… Magari nei locali dove con altri sporcaccioni come te giocate a farlo ando’ cojo cojo… Non è che ti buchi già ci sei?

Volete la mia esperienza?
Ho fatto sesso protetto, non protetto, stabile, occasionale, furtivo, istituzionale, a pagamento, aggratis, per amore e per vendetta… E tutte le volte insieme a me e alla mia partner c’era lei: l’HIV.

Il virus infame. C’era anche se non c’era. Se non c’era subito, veniva a trovarmi qualche ora dopo col suo alone di mistero (ma ci sarà o non ci sarà?)… 

E se c’era? Se ci sarà? Posso baciare? Posso leccare? Oddio ma non è che quella ferita era sanguinante? E come glielo spiego ora… Come glielo chiedo ora… E se succede come mi giustifico… In pratica eravamo io lei e l’altra. Il che diciamo che non aiuta la prestazione.

Vogliamo dirla tutta? Il condom è uno strumento formidabile di prevenzione, ma per indossarlo correttamente necessita diciamo di un certo supporto fisiologico, non so se mi spiego.

Il pene deve essere ben eretto, bello duro come un torrone alla fiera di san Giuseppe… Senno’ si sfila, diventa difficile da indossare e l’empasse crea ulteriore disagio.. Poi cosa fai? E con l’orale come la mettiamo? E non parlo dell’interrogazione di latino. Sempre meglio arrivare PREParati!

Quand’ero adolescente, non esistevano gli autotest per l’HIV, toccava andare dai genitori, dal medico, al laboratorio analisi: apriti cielo, che scostumato!

E anche oggi devo dire che non è facile parlarne, specie in quei momenti… Hai fatto il test? Di solito è gelo (altra cosa che notoriamente non aiuta la performance).

Quindi perché vorrei fare la PREP?

Perché vorrei vivere il sesso in maniera più serena, e rimuovere se possibile un ulteriore elemento d’ansia: la vita moderna mi sembra che ce ne distilli già una bella dose quotidiana.

  • Voglio vivere il sesso con più serenità
  • Voglio proteggermi senza dover sapere lo stato sierologico dell’altra persona
  • Se più persone usano la PrEP, l’HIV si diffonde molto di meno
  • Perché sono fatti miei!

Il mondo sta cambiando, è bello e liberatorio poterne parlare e scrivere.

La PrEP è uno strumento che si è rivelato efficace. Allora, perché no?!

Usiamola. Perché l’anticoncezionale e il viagra (di cui si abusa a tutte le età) sì e la PrEP no? 

Ma la strada mi sembra tracciata: la questione riguarda come sempre la consapevolezza più che altro, nel sesso come nella vita

La medicina e la chimica sono dalla nostra, ci sono medici pronti ad aiutarci e attivisti come PrEP in Italia che gratuitamente si occupano di prevenzione, e di lotta allo stigma (sarà ora di finirla?!). Ma quella è un’altra battaglia, per certi aspetti ancora più importante. Ne riparleremo.

E.


Perché testimoniare sulla PrEP?

Gli studi scientifici concordano sull’efficacia della PrEP come strumento di prevenzione contro HIV e IST. Nonostante questo, non riusciamo ancora a liberarci da alcuni obsoleti pregiudizi che si impongono nelle pratiche sessuali delle persone. 

Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.  

È da più di un anno che ho iniziato questo mio cammino di consapevolezza nel mondo della PrEP: è nato per caso, parlando con delle persone che già seguivano  il trattamento. Ho deciso di approfondire e ho scoperto che allo Spallanzani di Roma era già attivo questo servizio.

La cosa che più mi ha spinto ad intraprendere questo percorso è stata il senso di sicurezza che mi ha finalmente dato nell’affrontare il sesso occasionale. Al di là dell’uso del profilattico oppure no, tu sei consapevole del tuo stato di salute, grazie a tutti i controlli trimestrali per le infezioni sessualmente trasmissibili più diffuse e i vaccini (epatite A e B e HPV) ai quali vieni sottoposto.

Io non ho mai avuto problemi o effetti collaterali. La funzionalità renale è sempre la stessa, e continuerò così perché per me la PrEP è sinonimo di responsabilità e sicurezza.

Claudio


Perché testimoniare sulla PrEP?

Gli studi scientifici concordano sull’efficacia della PrEP come strumento di prevenzione contro HIV e IST. Nonostante questo, non riusciamo ancora a liberarci da alcuni obsoleti pregiudizi che si impongono nelle pratiche sessuali delle persone. 

Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.  

Ho iniziato a prendere la PrEP quando vivevo a Barcellona e, occasionalmente, facevo sesso non protetto. Due volte l’anno ho sempre fatto controlli per l’HIV e le altre infezioni e volevo ridurre i rischi di contrarre l’HIV.

Nella mia memoria era inoltre rimasto indelebile lo shock, la vergogna e le sofferenze fisiche che provai quando ebbi la sifilide, qualche anno prima. Infine, il sistema sanitario catalano aveva deciso, a fine 2019, di passare il farmaco gratuitamente.

Non avevo più scuse quindi: esisteva un altro modo, sicuro e gratuito, per proteggere me e i miei partner occasionali.

Andai dunque all’incontro informativo al BCN checkpoint e mi prenotai per effettuare la prima di tre visite mediche, in cui mi avrebbero fatto un prelievo del sangue e preso un campione delle mie urine.

Purtroppo dovetti aspettare fine maggio per effettuare le visite mediche, a causa del lockdown.

Iniziai quindi a prendere la PrEP a giugno.

Diversamente da quanto temevo, non ho avuto nessuno degli effetti collaterali spiegati. Dopo un mese, feci una visita di controllo al BCN checkpoint, in cui mi chiesero come mi trovavo con la PrEP, oltre a fare un’altra analisi del sangue e delle urine.

“Mi sento più sereno”, risposi al medico.

Decisi quindi di continuare la terapia per altri tre mesi e fissai con il checkpoint un’altra visita medica ad ottobre.

Purtroppo, per motivi famigliari, sono dovuto tornare a casa e, di conseguenza, ho interrotto la terapia perché ho finito la mia scorta di pillole.

Non so se, in un futuro prossimo, riprenderò l’uso della PrEP, ma non lo escluderei del tutto.

Contrariamente a quanto si possa pensare, la PrEP mi ha responsabilizzato ancora di più.

Infatti, se è vero che la PrEP quasi azzera i rischi di contrarre l’HIV, non protegge dalle IST; di conseguenza, sto più attento. Per me, questo ha implicato fare più controlli e allontanarmi da situazioni in cui perdo il controllo di me stesso.

La PrEP mi ha dato maggiore sicurezza nel vivere la mia sessualità, oltre ad essere stato un incentivo per essere più responsabile verso me stesso, al di là dei pregiudizi.

Stefano

 
 
 
 
 
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Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.  

È da più di un anno che ho iniziato questo mio cammino di consapevolezza nel mondo della PrEP: è nato per caso, parlando con delle persone che già seguivano  il trattamento. Ho deciso di approfondire e ho scoperto che allo Spallanzani di Roma era già attivo questo servizio.

La cosa che più mi ha spinto ad intraprendere questo percorso è stata il senso di sicurezza che mi ha finalmente dato nell’affrontare il sesso occasionale. Al di là dell’uso del profilattico oppure no, tu sei consapevole del tuo stato di salute, grazie a tutti i controlli trimestrali per le infezioni sessualmente trasmissibili più diffuse e i vaccini (epatite A e B e HPV) ai quali vieni sottoposto.

Io non ho mai avuto problemi o effetti collaterali. La funzionalità renale è sempre la stessa, e continuerò così perché per me la PrEP è sinonimo di responsabilità e sicurezza.

Claudio


Perché testimoniare sulla PrEP?

Gli studi scientifici concordano sull’efficacia della PrEP come strumento di prevenzione contro HIV e IST. Nonostante questo, non riusciamo ancora a liberarci da alcuni obsoleti pregiudizi che si impongono nelle pratiche sessuali delle persone. 

Un aiuto potrebbe arrivare dalle testimonianze di persone che utilizzano la PrEP; il punto di vista del vissuto emotivo potrebbe avvicinare alla PrEP senza stigmatizzare chi ne fa uso.  

Stai valutando la PrEP oppure la utilizzi già da un po’?   Se anche tu vuoi condividere la tua testimonianza, scrivi un testo (300/500 parole) e inviacelo a info@prepinfo.it.  

  Puoi raccontarci perché hai scelto la PrEP e cos’è cambiato nella tua vita sessuale, ma anche, più semplicemente, come hai scoperto questo metodo preventivo, quale centro te l’ha prescritto e come ti sei trovato/a. Puoi anche farti ispirare da chi ha già condiviso la sua storia.

Preferiremmo che le testimonianze non fossero anonime: per creare un’onesta discussione pubblica sulla PrEP e sulla salute sessuale la trasparenza è importante

Ci piacerebbe, dunque, che tu includessi una tua foto e il tuo nome nome, o anche un nick name. 

Capiamo però che per alcune persone non è facile esporsi: in questo caso nella tua testimonianza potresti motivare perché hai scelto l’anonimato; così da sottolineare quanto sia ancora presente lo stigma verso le scelte sessuali delle persone.