L’utilizzo del preservativo riduce il rischio di trasmettere tali infezioni ma non basta a cancellarlo del tutto. L’herpes, la sifilide e l’HPV (il virus associato ai condilomi o creste di gallo) si possono trasmettere anche in presenza del condom. L’epatite A e le infezioni intestinali si possono trasmettere col rimming. Contro l’epatite A e B ci si può vaccinare: è un vaccino altamente consigliato, quindi se non l’hai già fatto parlane col medico.
Avere altre IST può facilitare la trasmissione dell’Hiv: per esempio, lo sperma, il liquido prespermatico e il muco rettale di un uomo sieropositivo che abbia anche la gonorrea contengono una maggiore quantità di Hiv, aumentando così il rischio di trasmissione. Anche le lesioni genitali che si creano per via di IST come la sifilide agevolano lo scambio di sangue durante il rapporto sessuale, soprattutto se non si usa il preservativo.
Una diagnosi tempestiva
Molte IST non hanno sintomi palesi, quindi è importante testarsi regolarmente se si ha una vita sessuale attiva. Sono test facili da fare e i trattamenti sono efficaci. Un’infezione diagnosticata e trattata per tempo risparmia grossi problemi a noi e ai nostri partner.
Se ti diagnosticano una IST, cerca di comunicarlo ai tuoi partner più recenti. È un modo per ridurne la diffusione all’interno della comunità gay.
E se ti capita spesso di avere una diagnosi di IST, non sarà il caso di interrogarti seriamente sulla tua capacità di gestione della sessualità? Stai certo che puoi fare un sesso straordinario anche tutelando la tua salute: un counselling specifico in questo caso potrebbe esserti di aiuto.
Checklist per chi fa sesso
- Fatti testare regolarmente, cioè almeno una volta l’anno, per le IST più comuni (sifilide, gonorrea, clamidia, epatite C e uretrite aspecifica, cioè non gonococcica).
- Se hai molti rapporti occasionali, dovresti testarti più spesso.
- Discuti col tuo medico l’ipotesi del vaccino per l’epatite A e B, se non l’hai già fatto.
- Se ti diagnosticano una IST, cerca di contattare i tuoi partner più recenti.
La sifilide
La sifilide, o lue, è molto diffusa nella comunità gay, soprattutto tra le persone con Hiv (in cui progredisce più rapidamente). Molti non ne riconoscono i sintomi, per cui solo il test consente di diagnosticarla. La sifilide ha tre stadi: il primo è caratterizzato da un sifiloma (una lesione non dolorosa); durante il secondo stadio si verifica un’eruzione cutanea che viene spesso scambiata per qualcos’altro; se non si interviene, con il terzo stadio si possono avere danni a organi interni, agli occhi, al cervello, alle articolazioni e alle ossa.
La sifilide si cura con ottime probabilità di successo nelle fasi iniziali. Usare il preservativo quando scopi riduce il rischio di trasmissione, anche se essa può avvenire pure col sesso orale o solo toccando uno degli sfoghi cutanei di cui sopra. Quindi, lo ripetiamo, fare il test specifico è molto importante.
L’epatite C
L’epatite C (Hcv) fa ammalare il fegato e, come l’epatite B, può sfociare in una malattia cronica che rende più difficile il trattamento dell’Hiv. Puoi prendere l’Hcv per via ematica, per esempio usando la stessa siringa o il rasoio, oppure per via sessuale, in particolare quando c’è contatto di sangue.
Si stima che in Italia circa il 30-50% degli uomini sieropositivi abbia una coinfezione da Hcv. La trasmissione sessuale dell’epatite C è più probabile in situazioni in cui avviene uno scambio di sangue tra partner, come una scopata particolarmente lunga e vigorosa, la condivisione dei dildo o il fisting con più persone coinvolte.
Va detto che si sta registrando un aumento delle persone che affermano di aver contratto il virus dell’HCVmediante sesso anale non protetto, senza condividere siringhe e sex toy e senza praticare fisting.
Questo trend riflette l’opinione diffusa, a livello di ricerca medica, secondo la quale l’Hcv si trasmette per via sessuale più facilmente di quanto si credesse a suo tempo. Secondo i ricercatori vi sono alcuni fattori che contribuiscono alla trasmissione sessuale dell’epatite C, soprattutto tra partner sieropositivi, come la maggiore carica virale di Hcv nello sperma in chi ha una coinfezione Hiv-Hcv.
La trasmissione sessuale dell’Hcv è stata anche associata all’uso di crystal e popper. Trasmissione ulteriormente agevolata dalla presenza di altre IST come la sifilide o l’herpes.
Non condividere aghi o siringhe, cucchiai, lacci emostatici o clisteri. Il preservativo riduce il rischio durante il sesso anale. Non condividere neanche i dildo oppure applicaci un preservativo a ogni cambio di partner. Se fai fisting, cambia guanti per ogni partner e, se usi un lubrificante in barattolo come il Crisco che si adopera immergendo le dita nel prodotto, usa un barattolo diverso per ogni partner: l’Hcv è molto resistente e tracce di sangue del precedente partner potrebbero essere rimaste nel lubrificante.
La clamidia
La clamidia è un’infezione batterica che può prendere cazzo, ano o gola. La puoi prendere mediante il sesso orale o anale. Di solito, non avverti alcun sintomo; in caso contrario puoi sentire del prurito sul cazzo o nel culo o avere perdite acquose biancastre o grigiastre dal glande e dolore quando eiaculi. Per la diagnosi, devi fare ricorso ad analisi di laboratorio. Se non trattata, la clamidia provoca un’infiammazione ai testicoli, un dolore diffuso allo scroto o quando si piscia. La clamidia può aumentare la quantità di Hiv presente nello sperma e provoca infiammazioni anali, agevolando la trasmissione dell’Hiv.
Il linfogranuloma venereo
Detto anche Lgv, è una rara ma virulenta forma di clamidia. Può infettare la bocca, il cazzo e il culo. Anche questa la puoi prendere nel sesso anale e orale non protetto, condividendo i dildo o fistando più partner. Nel cazzo, i sintomi includono una piaga non dolorosa nel punto infetto, seguita da fastidio quando pisci o perdite dal glande, che può anche ingrossarsi e far male. Quanto al retto, i sintomi possono essere ulcere, ascessi, infiammazioni dolorose (proctite) e perdite di sangue e pus. Se non trattato, può lasciare cicatrici, danni ai tessuti, gonfiori molto seri nel retto e nell’area genitale.
Infezioni intestinali
Esiste una serie di infezioni intestinali in grado di provocare sintomi quali vomito, diarrea e crampi allo stomaco e nelle persone sieropositive tendono a colpire duro. I parassiti del genere Shigella e Giardia sono tra le cause più comuni. Tali infezioni si trasmettono attraverso minuscole particelle o feci contaminate che entrano nella cavità orale durante il rimming o mettendosi in bocca dita o cazzi contaminati. Per evitare di esporti a queste infezioni, lavati le mani per bene con acqua calda e sapone dopo aver fatto sesso o passando da un partner all’altro e usa il dental dam quando fai rimming (leccare l’ano).
L’herpes genitale
Questo tipo di herpes è caratterizzato da pustole che possono far male e riapparire a distanza di tempo. Gli sfoghi possono interessare i genitali, l’area anale e altre parti del corpo. Un’infezione del genere è piuttosto comune tra i maschi omosessuali ed è ancora più frequente e dannosa nelle persone con uno stadio avanzato dell’Hiv. La ricerca ha dimostrato una correlazione tra herpes e Hiv, con entrambi i virus che tendono a replicarsi più velocemente. Se hai degli sfoghi cutanei, la cosa migliore è fare un trattamento aggressivo seguito da un’adeguata profilassi. Evita ogni tipo di contatto con le lesioni da herpes.
I condilomi
I condilomi, detti anche creste di gallo, sono causati da una famiglia di virus che va sotto il nome di papilloma virus umano (Hpv). I condilomi anali ne sono la manifestazione più diffusa tra i maschi omosessuali. I virus si trasmettono con grande facilità mediante contatto cutaneo. Trattare i condilomi diventa più difficile nelle persone che vivono con l’Hiv e alcuni dei virus che li provocano aumentano il rischio di cancro anale. I condilomi si possono rimuovere chirurgicamente, il che non esclude la possibilità di una recidiva. Evita ogni tipo di contatto con le creste di gallo. Il preservativo riduce il rischio anche se non lo elimina del tutto. Esistono dei vaccini per alcuni ceppi di Hpv, parlane col tuo medico.
La gonorrea
Detta anche scolo, la gonorrea è una IST batterica piuttosto diffusa, specialmente tra i maschi omosessuali, che prende gola, cazzo o ano e a volte, ma non sempre, causa dolori o fuoriuscite di liquidi dall’uretra. Spesso è asintomatica quando interessa la gola o l’ano e si trasmette con grande facilità (ad esempio col sesso orale o nei giochi anali). È importante beccarla subito e trattarla, in quanto la gonorrea è legata alla progressione dell’Hiv ed è in grado di aumentare la carica virale nello sperma. L’uso del preservativo diminuisce il rischio di trasmissione.
L’epatite A
È causata da un virus (Hav) che provoca una malattia del fegato della durata di qualche settimana. Tra i sintomi, itterizia (la pelle gialla), fiacca, perdita di appetito e un cambiamento cromatico nelle urine e nelle feci. Visto che attacca il fegato, rischia di rendere meno sostenibile l’assunzione di una terapia antiretrovirale.
Puoi prendere l’epatite A mediante contatto con la cacca. Il rimming, metterti le dita in bocca dopo aver esplorato il retto del partner o toccare preservativi usati o sex toy sono veicoli di trasmissione dell’epatite A. La puoi prendere anche entrando in contatto con cibo, acqua e oggetti contaminati. Esiste un vaccino altamente raccomandato per le persone con Hiv: parlane col medico.
L’epatite B
Il virus dell’epatite B (Hbv) colpisce il fegato ed è piuttosto comune tra i maschi omosessuali. Può diventare un’infezione persistente, di lungo periodo, che complica il trattamento dell’Hiv.
L’epatite B la puoi prendere mediante sesso anale non protetto e altre attività che comportano scambio di sangue (come il fisting con più partner). L’uso del preservativo riduce il rischio di trasmissione. Il vaccino contro l’epatite B è obbligatorio dal 1991 ma farlo conviene a tutti gli uomini che fanno sesso con altri uomini: parlane col tuo medico.